Le due categorie delle due ruote più seguite al mondo presentano enormi differenze. Le principali vi lasceranno a bocca aperta.
Se amate le sfide tra i migliori centauri del mondo apprezzerete, certamente, la Superbike quanto la classe regina del Motomondiale. Per chi non avesse preparazione specifica in ambito motociclistico vi suggeriamo di scoprire tutte le principali differenze che esistono tra le due categorie. Il motociclismo, infatti, nasconde curiosità e aspetti che spesso passano inosservati in tv.
Nelle ultime stagioni, sia in SBK che in MotoGP, vi è un solo dominatore italiano. La Ducati sta facendo incetta di titoli, grazie a innovazioni tecniche che hanno stravolto i canoni classici delle rispettive serie. I piloti della MotoGP gareggiano appositamente su prototipi pensati per la pista, senza una finalità produttiva.
La Superbike, invece, è il campionato delle moto derivate da quelle di serie. Un cliente potrebbe trovare sul mercato bolidi molto simili a quelli pilotati con maestria dai centauri della SBK. Vi sono, naturalmente, opportune modifiche che i tecnici effettuano per estrarre il massimo potenziale.
I motori delle MotoGP sono 1.000 di cilindrata e superano i 250 CV. Le MotoGP prima del 2002 erano 500cc. La rivoluzione fu epocale per la massima categoria. Per esemplificare il concetto prendiamo in esame la Ducati Desmosedici, campione costruttori da 3 anni, che con il suo motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, rappresenta il non plus ultra della categoria.
Pecco Bagnaia, nel 2022, ha sfatato un tabù che andava avanti dal 2007, vincendo il titolo mondiale con 7 acuti d’autore. Tutto questo grazie alla potenza impressionante della sua Ducati in grado di raggiungere sui rettilinei i 360 km/h.
MotoGP, le diversità con la SBK
Nella Superbike la cilindrata può essere 1000cc a quattro cilindri oppure 1200cc a due cilindri. I bolidi derivati da quelli di serie hanno circa 220 – 230 cavalli e raggiungono i 320 – 330 km/h.
Lo stile di guida delle SBK rispetto alla MotoGP richiede un approccio differente. Anche i centauri più esperti della storia Motomondiale, come Max Biaggi, hanno affrontato un periodo di adattamento prima di trionfare in SBK. I freni, ad esempio, usati per le MotoGP sono in fibra di carbonio, mentre le Superbike presentano alcuni elementi in acciaio.
Anche il format delle categorie è diverso. I piloti della MotoGP, dopo i turni di prove libere, hanno un’ora di tempo per marcare il loro miglior tempo in qualifica. Da quest’anno sono state introdotte le Sprint Race ad ogni weekend, imitando la F1. Una gara che attribuisce la metà dei punti. La griglia rimane la stessa tra SR e GP, dando la possibilità ai centauri di scatenarsi al sabato nella sfida breve.
In SBK, invece, la qualifica, divisa in quattro tempi, determina la griglia di partenza della Gara 1 del sabato e della Superpole Race del giorno successivo. I nove piloti a punti nella gara breve della domenica mattina sono anche i primi sulla griglia di partenza di Gara 2 della domenica pomeriggio. L’ordine dalla decima posizione in avanti, invece, viene determinato dal risultato della Superpole del sabato.
