A Phillip Island il team Bmw Motorrad Motorsport ha parzialmente convinto gli addetti ai lavori. Troy Corser infatti ha colto un ottimo nono posto in gara 1, salvo poi chiudere settimo nella manche successiva. Xaus invece è stato costretto a saltare ambedue gli appuntamenti domenicali a causa di una collisione con Noriyuki Haga rimediata nel corso del warm-up. Alla luce di ciò il bilancio della squadra tedesca è da considerarsi a tinte fosche. Piazzamenti a parte però la S1000RR del team ha dimostrato di essere abbastanza competitiva.
Pertanto è lecito attendersi un ulteriore miglioramento (in termini prestazionali) in occasione del gran premio di Portimão. Di questo è consapevole lo stesso Ruben Xaus che, dopo aver parlato del post-Phillip Island, si è detto ottimista in vista della gara lusitana.
Ecco nello specifico quanto dichiarato dall’iberico: “Ho analizzato con calma il weekend di gara, e all’inizio di marzo mi sono seduto con Davide Tardozzi, Massimo Bartolini e il mio capo meccanico Wolfgang Martens a valutare la situazione. Una cosa è chiara: so di essere capace ad impostare i tempi sul giro veloce senza problemi. Ed è per questo che mi sento fiducioso. Non vedo l’ora di essere a Portimão. La pista è come le montagne russe e mi piace molto.
E’ davvero vario: ci sono un sacco di curve veloci, ma anche alcune molto lente. Entri in alcune di loro al buio, e un pilota deve poter contare totalmente sulla propria abilità e sul proprio intuito. Portimão è certamente uno dei luoghi più emozionanti del campionato“.
Più moderati invece i commenti di Corser in merito al prossimo appuntamento del wsbk 2010. “Abbiamo avuto un test a Portimão a gennaio – ha affermato Troy- e il circuito è tecnicamente parecchio impegnativo viste le numerose salite e discese estemamente ripide. Si va per la maggior parte del giro in seconda o terza marcia. La moto che ha corso a Phillip Island è molto simile a quella che abbiamo testato a Portimão.
Anche se i due circuiti hanno caratteristiche diverse, spero che potremo utilizzare l’Australia come parametro di riferimento e partire da lì. Se la moto funziona come ha fatto in durante gara 2 in Australia, credo che possiamo essere abbastanza fiduciosi sulle nostre possibilità“.