Il campionato superbike 2009 ha vissuto dello straordinario duello tra Ben Spies e Nori Haga. Tuttavia il mondiale di quest’anno ha offerto anche altri interessanti spunti di riflessione. Uno su tutti è relativo all’ottimo rendimento di Michel Fabrizio.
Il romano infatti ha agguantato, in punta di piedi come sempre, il terzo posto nella classifica generale. Ciò ha reso Michel il primo pilota degli umani, tenuto conto che quest’anno Haga e Spies hanno viaggiato a ritmi insostenibili per la concorrenza.
Nonostante ciò il romano della Ducati Corse è riuscito a trionfare in tre manches, oltre ad ottenere numerosi piazzamenti degni di nota. L’elemento che però ha impreziosito la stagione del pilota è stata sicuramente la costanza di rendimento. Fabrizio infatti ha steccato raramente, mostrando una maturità ed una personalità che a volte sono mancate anche al più esperto Haga.
Queste prestazioni hanno dunque consacrato definitivamente il pilota del Ducati Xerox team. Nel giro di un anno quello che era reputato un pilota incompiuto è divenuto una interessantissima realtà nel panorama motociclistico internazionale.
E chissà che il 2010 non possa essere l’anno buono per conquistare il mondiale superbike. Del resto i presupposti sembrano esserci tutti. Fabrizio infatti disporrà nuovamente di una moto competitiva, e sarà forte di una stagione disputata ad ottimi livelli che avrà sicuramente contribuito ad accrescere la fiducia del ragazzo nei propri mezzi.
L’impresa non sarà ovviamente delle più semplici. La dipartita di Spies infatti non ha reso di certo il wsbk meno competitivo. Nel 2010 Haga sarà sicuramente più “cattivo” di quest’anno, mentre Max Biaggi potrebbe anche tentare il colpaccio. A ciò si aggiunga il ritorno di due “vecchie glorie” quali Toseland e Vermeulen, senza considerare gli innumerevoli outsiders (Crutchlow su tutti) pronti a far saltare il banco. Fabrizio dovrà dunque affilare gli artigli per ottenere quanto paventato.