È lui stesso a rivelare quali siano le sue intenzioni, subito dopo aver firmato il contratto che ha posto fine ad una lunga telenovela di mercato affidandogli il secondo manubrio della “verdona”, dopo che il primo era già stato “fermato” dal confermato Joan Lascorz:
“Credo fortemente nelle potenzialità di questa moto ed i primi segnali si sono già visti nel 2011 con la vittoria in Germania e la Superpole di Misano”.
Sykes ha faticato a convincersi in fretta perché in casa Kawasaki, complice la crisi economica e del mercato, c’è stato qualche rinnovamento sostanziale, più obbligato che desiderato e migliorativo. Ma le rassicurazioni fornite dalla casa lo hanno tranquillizzato, al punto che – chiudendo – ha affermato:
“Non vedo l’ora di incominciare il programma di test!”