Per la rubrica “indovina chi è” oggi vi mostriamo la fotografia di un giovane, anzi, giovanissimo campione di motociclismo: riuscite a riconoscerlo?
Tutti abbiamo iniziato da qualche parte, qualunque sia il nostro percorso e quali che siano i nostri sogni. Anche i più grandi campioni del mondo dei motori, sia quelli su quattro o su due ruote, sono stati bambini ed anche loro hanno iniziato da un veicolo che sicuramente non era una motocicletta da MotoGP così potente da correre come un aereo o una potente monoposto.
Oggi vi mostreremo la foto di un campione agli “albori” della sua carriera, una persona che ha dato tutto al mondo delle corse di motociclismo ottenendo in cambio tanti successi. A vederlo a bordo di questo particolarissimo veicolo però sembrerebbe un normale bambino, non certo un asso che ha tenuto testa ai rivali sui più impegnativi – e pericolosi! – tracciati esistenti al mondo.
Impegnato nella massima serie del motociclismo per quattordici lunghi anni, questo campione ha l’impressionante record di 123 gare vinte sulle 190 disputate nel motomondiale in un periodo storico in cui le moto non erano tecnologiche e relativamente più facili da guidare ma ancora rozzi bolidi molto pericolosi e soprattutto estenuanti da tenere in pista.
Quello nella fotografia qui sotto, postata dallo stesso campione tramite il suo profilo Instagram sui canali social, è proprio il grande Giacomo Agostini. Classe 1942 il campione bresciano noto anche come Ago o Mino tra i suoi numerosi estimatori è stato capace di portarsi a casa ben 15 campionati mondiali in varie categorie a cavallo tra gli anni sessanta e settanta.
“Sulle ruote ancora prima di camminare”, scrive sotto la foto il pluricampione italiano, oggi ottantenne ed in pensione da quel mondo delle gare che gli ha donato tante soddisfazioni durante la sua lunga carriera. Tra le scuderie che ha girato durante la sua carriera, come dimenticare le italiane Moto Morini ed MV Augusta e la Yamaha a cui passò nella fase conclusiva del suo percorso sportivo?
Dopo il ritiro, per Ago abbandonare il mondo dei motori fu semplicemente impossibile. L’uomo ha collezionato qualche esperienza anche nel mondo manageriale delle scuderie di MotoGP, dietro le quinte ma sempre con il suo carattere che lo ha reso il campione che è stato così a lungo. Lo avreste mai riconosciuto a bordo del passeggino tanti anni prima di iniziare la sua carriera?