Il Governo continua con il pugno duro verso alcuni veicoli, con la situazione che si sta facendo sempre più complessa.
I cambiamenti per quanto riguarda la mobilità in questi anni si sono fatti via via sempre più severi e spesso anche opprimenti. Le istituzioni stanno cercando in tutti i modi di rendere le strade quanto più attente alle emissioni di CO2, in modo tale da poter dare vita a città che siano quanto più ecologiche possibili.
Sono diversi i Comuni che hanno dato vita a delle strette davvero chiare e decise, il che ha portato a non pochi scontri con i cittadini. Non ci sono davvero dubbi sul fatto che il Comune di Milano sia quello che più di tutti ha varato una serie di Leggi restrittive, con il Governo che però sembra essere intenzionato ad andare nella stessa direzione.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sottolineato come per il 2025 non sono previsti degli incentivi per l’acquisto delle auto e ora c’è una nuova tematica che rischia di mettere ulteriormente in crisi il settore. Sarà importante dunque muoversi con una certa attenzione, in modo tale da evitare situazioni decisamente spiacevoli.
Che non sia un periodo semplice per il mondo delle quattro ruote è chiaro a tutti, per questo motivo sarebbe gradito un maggiore aiuto da parte delle istituzioni. A quanto pare però anche il Governo non sta dando il giusto appoggio al settore e lo si evince dal Decreto Milleproroghe, con questi che non prevede la presenza di una clausola che possa rappresentare una sorta di salvaguardia per le auto che sono immatricolate fino al 31 dicembre 2024.
Dunque i veicoli, immatricolati fino al 2024, non avranno modo di rientrare del regime forfettario che si basa sulle tabelle ACI, ma dovranno rifarsi a una tassazione che risale al 1997. Secondo i dati che sono raccolti da ANIASA, si parla di un possibile aumento di imponibili del benefit di auto per 1600 Euro all’anno, uno spaventoso aumento del 67%.
Questo andrebbe così a colpire in modo deciso coloro che rientrano nella classe media, considerando come questi siano coloro che usano prettamente diesel e benzina. Anche le imprese, a causa di queste strette fiscali, stanno aumentando i noleggi e riducendo gli acquisti. ANIASA è convinta dunque che si arriverà a una riduzione ulteriore delle immatricolazioni, con il settore che come non mai ha bisogno di aiuto e non di tasse.