Strage senza fine in Italia, succede ogni giorno in strada e nessuno ne parla: è un bollettino di guerra

Non solo incidenti mortali tra automobili o motocicli. C’è un’altra tendenza molto negativa che riguarda le strade italiane.

Dal 14 dicembre scorso in Italia è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada. Modifiche e novità sulla normativa stradale volute dal ministro di infrastrutture e trasporti Matteo Salvini. L’intento principale è quello di evitare l’escalation di incidenti sulle nostra strade che hanno portato a tante, troppe tragedie negli scorsi mesi.

Incidente stradale
Strage senza fine in Italia, succede ogni giorno in strada e nessuno ne parla: è un bollettino di guerra (Pixabay) – Nextmoto.it

Per questo motivo Salvini ha inasprito le sanzioni e le conseguenze per tutti gli automobilisti che vengono pizzicati ad infrangere il codice ed a guidare in stato di ebrezza o alterazione psichica. Lo stesso ministro ha fatto sapere che i primi riscontri del rinnovato codice sono ampiamente positivi, con il ben 25% in meno di vittime nelle ultime settimane.

Ma c’è un’altra tragedia che si consuma sulle strade nostrane di cui spesso non si parla e che, ci si augura, le normative più severe del Codice stradale dovrebbe provare ad arginare. Stiamo parlando delle vittime pedonali, delle persone che vengono investite a piedi dai cosiddetti pirati della strada e che rappresentano un numero davvero spaventoso e spesso taciuto dalle cronache.

Il 2024 anno nero per i pedoni investiti sulle nostre strade

Già nel 2023 l’ISTAT aveva registrato un numero impressionante di decessi di pedoni sulle strade italiane. Ben 485 persone avevano perso la vita in questa terribile maniera. Nel 2024 le cose non sono andate molto meglio: si evidenzia un lievissimo miglioramento, ma parliamo comunque di numeri alti, con 470 morti già documentati prima della fine dell’anno solare.

Attraversamento pedonale
Il 2024 anno nero per i pedoni investiti sulle nostre strade (Ansa foto) – Nextmoto.it

Andando nello specifico si tratta di 312 vittime di sesso maschile, 158 di sesso femminile, con una percentuale alta per le persone anziane, considerate di fatto la categoria pedonale più vulnerabile: il 53% delle vittime avevano infatti più di 65 anni di età.

Il rischio di attraversamento pedonale dunque resta molto elevato, per colpa della guida spericolata di certi automobilisti e motociclisti e per il mancato rispetto della precedenza a chi attraversa sulle strisce. Inoltre i dati appena forniti escludono i cosiddetti feriti gravi, anche coloro che dopo un certo periodo di degenza ospedaliera hanno perso la vita per le tremende ferite riscontrate nell’incidente.

Il vecchio Codice della Strada aveva provato ad arginare questo rischio immettendo la decurtazione di 8 punti della patente per coloro che non rispettano l’attraversamento sulle strisce pedonali. Ma sembra che tale disposizione non sia bastata: per questo Salvini ed i suoi collaboratori hanno introdotto la mini-sospensione della patente di guida per coloro che restano con pochi punti al suo interno.

 

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