Che botta per il mondo delle moto, con il divieto di circolazione che lascia davvero tutti quanti senza parole.
Non mancano i problemi per le moto in questi anni, tanto è vero che le istituzioni in moltissimi casi stanno dando vita a una serie di blocchi della circolazione. Non è di certo facile spostarsi, considerando come le ZTL siano sempre più frequenti, senza dimenticare come alcuni Comuni abbiano anche creato delle regole ad hoc contro le moto.
La passione però è un qualcosa che non si può di certo contenere, anzi in Italia il settore sta vendendo di più rispetto al passato. I dati sono infatti estremamente positivi, tanto è vero che si è toccato un bel +10,25% rispetto al 2023, il che dimostra come le moto continuino a essere davvero molto richieste e ben volute.
Non tutti però stanno accettando di buon grado le moto, tanto è vero che anche dei circuiti leggendari nei quali si è assistito a delle gare straordinarie ora non danno più modo alle moto di poter prendervi parte. Si tratta di una scelta del mitico tracciato del Nurbrugring, con la notizia che ha davvero sconvolto tutti.
Le autorità hanno comunicato di recente come non sarà più possibile prendere parte a delle sessioni pubbliche di Touristenfahrten al Nurburgring Nordschleife. Dunque i motociclisti d’ora in poi avranno modo di mettere piede in quello che rappresenta uno dei più leggendari tracciati di sempre solo nel caso in cui ci sia una sessione di allenamento guidato.
Il Nurburgring è uno dei luoghi storici nel mondo dei motori, con la sua lunghezza di 20,8 km che lo rende uno dei più complessi circuiti al mondo, ma ora sarà accessibile solo alle auto. Le motivazioni, come si evince sulla pagina Facebook ufficiale del tracciato, evidenziano come il tutto derivi dal fatto che vi sia un maggiore rischio per le moto rispetto che per le auto, con la separazione che risulta l’unica soluzione.
Secondo Blog To Gantry però c’è anche una motivazione di tipo economico a spingere in questa direzione. Infatti in caso di incidenti motociclistici diventa sempre necessario l’intervento di ambulanze e personale medico, con lunghe pause e soste. Per le auto invece i casi sono meno frequenti, dunque ci sarebbe un’ottimizzazione dei tempi. A prescindere da quelle che possono essere le motivazioni si tratta di una rivoluzione pazzesca.