La proposta di legge fa discutere: è una vera mazzata, questi cittadini potrebbero avere un divieto a guidare.
La sicurezza stradale è la priorità sia per le aziende, che puntano a produrre mezzi sempre più affidabili, che per le istituzioni, che con le regole del Codice della Strada puntano ad abbassare il più possibile il rischio di incidenti stradali nel nostro paese.
Per mettersi alla guida, è necessario avere riflessi pronti, lucidità e buoni tempi di reazione. Tutte cose che, con il passare dell’età, per natura tendono a venire meno. Al momento, però, se per prendere la patente la normativa è ben chiara, e pone il limite di età ai 18 anni, per quanto riguarda l’età massima entro cui è possibile mettersi a guidare non sono previsti limiti.
Tenendo conto del fatto che ogni persona fa caso a sé, e che la velocità e le modalità dell’invecchiamento differiscono da persona a persona, tecnicamente si può continuare a guidare sino a quando il fisico lo consente, almeno sino a questo momento. Presto però le cose potrebbero cambiare con una nuova normativa.
Stop alla patente, la nuova legge è una mazzata
L’Unione europea da tempo sta puntanto ad uniformare le normative per quanto riguarda i paesi membri. Si è detto molto sull’età a cui è possibile prendere la patente, che molti vorrebbero spostare a 17 anni come avviene in altri paesi. Ma anche l’età massima è al centro di un importante dibattito.
Attualmente, in Italia, ma anche in altri paesi come per esempio la Spagna, come detto non è presente un limite entro cui si può guidare. A patto di superare la visita medica di rito per ottenere il rinnovo della patente. L’unica accortezza, è ridurre il tempo di validità della patente prima delle successive visite e del rinnovo. Gli automobilisti più giovani possono avere la patente per 10 anni, mentre poi con il passare dell’età il tetto si abbassa a 5 anni dopo i 50 anni, ogni 3 anni tra i 70 e gli 80 e ogni 2 anni per chi ha più di 80 anno.
Alcuni, però, propongono di cambiare le cose e fermare la patente e vietare di guidare una volta compiuti i 65 anni. La proposta ha attirato anche diverse critiche, visto che in molti casi i dati sembrano provare che in realtà il numero di incidenti sia più numeroso tra i giovani che tra i guidatori più esperti.
