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Stop diesel e benzina: arriva la stangata, allarme per le aziende

Le aziende s’impensieriscono alla luce della stangata giunta che riguarda lo stop all’uso di diesel e benzina. Come si farà adesso? Le novità dell’ultima ora.

Con l’avvento del nuovo anno solare sono tornate a circolare le indiscrezioni che riguardano la transizione anticipata definitiva all’elettrico. Le aziende produttive di autoveicoli si sono conformate alle necessità ambientali e stanno accompagnando con convinzione, sebbene con risultati non sempre regolarmente in ascensione, le novità che riguardano il settore contribuendo con studi ed esperimenti per incrementare la bontà del nuovo sistema di alimentazione delle vetture.

Stop diesel e benzina: arriva la stangata, allarme per le aziende (ANSA) – nextmoto

 

Nelle ultime settimane sono circolate alcune indiscrezioni in materia, secondo le quali la Commissione Europea fosse pronta a fare un passio indietro rispetto alle multe previste per le aziende automobilistiche, le cui flotte non rispetteranno i limiti di emissione che sono scattati con l’avvento del 2025. Un tema importante, siccome le sanzioni sono piuttosto salate e – secondo alcune stime avanzate – potrebbero pesare sul settore ben 15 miliardi di euro.

Tuttavia la Commissione Europea si è affrettata a chiarire la sua posizione: non ci sarà nessuna revisione anticipata delle regole sulle emissioni. Il Commissario per il clima, Wopke Hoekstra, ha fugato ogni incertezza, confermando le multe per i costruttori che non lavoreranno tenendo conto delle soglie stabilite. Durante l’interrogazione parlamentare, infatti, ha prontamente dichiarato: “La revisione delle sanzioni lederebbe la concorrenza”.

Emissioni ridotte, la Commissione Europea riafferma la posizione sul settore elettrico

Di certo non è facile affrontare le sfide che sono state poste a un settore che dovrà quasi del tutto rinnovarsi e ripensarsi. Tuttavia, modificare le norme allo stato attuale porterebbe a una distorsione delle condizioni di parità fra produttori. Alcuni di essi si troverebbero in una posizione di svantaggio competitivo, avendo in molti casi già investito in risorse e modifiche dal punto di vista realizzativo delle vetture per adeguarsi alle esigenze manifestate a partire dal 2025.

Emissioni ridotte, la Commissione Europea riafferma la posizione sul settore elettrico (ANSA) – nextmoto

 

Ad rendere più chiaro l’orizzonte e meno duri i provvedimenti c’è comunque il chiarimento rispetto al fatto che le sanzioni saranno possibili da evitare anche con i modelli ibridi, plug-in e autovetture più piccole ed efficienti. Perciò le regole sono ben chiare e confermate per il 2025 e andando avanti, con una scadenza fissata per il 2035 per ciò che concerne le emissioni zero. Ben presto a tale proposito la Commissione Europea dialogherà con i rappresentanti dell’industria automotive per stabilire i punti strategici per il futuro in arrivo.