Pronto stop alle multe da parte del Governo, con la normativa che si proverà a rinnovare per volere del Ministro.
Il settore delle automobile deve essere aiutato forse come non mai, con le istituzioni che devono evitare il più possibile di imporre nuove regole difficilmente applicabili. Per anni si è detto come grandi case non potessero parlare di libero mercato per poi chiedere aiuto allo Stato quando le cose andavano male, ma ora la situazione si è ribaltata.
Le Leggi che l’UE sta imponendo adesso vanno ben oltre al concetto di libero mercato, considerando come alcune sanzioni scatterebbero anche in caso di mancate vendite. Per quanto ci possano essere degli incentivi da parte delle aziende, non è chiaramente possibile imporre gli acquisti ai cittadini e se ciò deve avvenire, Stato e istituzioni devono farsene carico, altro che multare.
Una situazione dunque che sta comportando una serie di problematiche non di poco conto, soprattutto perché tante aziende si trovano in gravissime situazioni economiche. L’ultimo cambiamento che porta alla vendita media di auto per una media totale di 95 g/km di CO2 è di fatto irrealizzabile. Le case dunque si sono legate quasi in blocco a Tesla per rientrare nelle medie, ma ciò deve essere rivisto, come spiega il Ministro.
A parlare in modo chiaro su ciò che diventa fondamentale per il settore automobilistico europeo, ci ha pensato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Questi ha sottolineato come ci troviamo in un periodo storico cruciale per l’Europa e si deve cercare di attuare un piano che possa essere più ambizioso e che vada profondamente rinnovato.
“Lo stop alle multe è uno degli aspetti del nostro non-paper ed è urgente oltre che necessario, pur non essendo sufficiente. Serve una revisione complessiva da parte del Grean Deal, come ribadiamo nel nostro non paper e che ha l’approvazione di altri 15 Paesi europei”. Così ha parlato Urso, come riporta anche auto.it e fa capire come il piano per il rinnovamento dell’Europa è solo iniziato.
L’Italia chiedeva già di poter ritrattare il Grean Deal nel 2025, anticipando così di un anno quelli che erano i piani iniziali. A ben guardare la situazione però sembra destinata a rinnovarsi, con l’apertura ad altre auto oltre alle elettriche dopo il 2035 che sembra essere necessario. I prossimi mesi avranno un ruolo determinante per capire gli sviluppi.