I motori termici sono messi ormai sempre più in crisi dalle nuove Leggi, con il Governo che ha già dovuto fare dietrofront.
Si deve cercare in tutti i modi di creare un sistema motoristico che possa essere quanto più sostenibile possibile, il che però non significa in alcun modo puntare solo sull’elettrico. Ciò dipende dal fatto che dare modo ai clienti di poter ampliare quanto più possibile le opzioni è essenziale, in modo tale da migliorare quanto più possibile gli aspetti tecnici.
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Per questo motivo ormai nessuno vuole più sentir parlare ancora di passaggio a una produzione solo elettrica dal 2035, considerando come questo passaggio rischia di essere dannoso per tutto il settore. I motori termici inoltre hanno compiuto dei passi da gigante anche per quanto concerne l’aspetto ecologico, dunque sarebbe un errore bloccarne lo sviluppo.
In Catalogna però si è presa una decisione che ha fatto scattare una vera e propria ribellione popolare. L’addio ai motori termici e alla benzina infatti potrebbero essere addirittura anticipato rispetto al 2035, il che non è di certo la notizia che i cittadini catalani volevano sentire, con la protesta che è stata talmente importante che ha causato un immediato dietrofront.
Stop alle moto termiche: “Tutto un malinteso”
La Catalogna ha dato via al “Piano di Promozione del Veicolo Elettrico 2025-2030”, con questo che prevede vari aspetti. Per prima cosa si dovranno installare 9000 punti di ricarica, fare in modo che ci possa essere un aumento della domanda con una sponsorizzazione migliore di questi mezzi, oltre che rafforzare la catena industriale e le gestione in modo tale che sia quanto più efficiente possibile.
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Inizialmente sembrava però come la Catalogna avesse vietato la vendita di motociclette a benzina dal 2030, con l’Associazione Nazionale delle Imprese del Settore delle due ruote, ovvero ANESDOR, che però ha subito espresso il proprio parere negativo. Lo ha spiegato il segretario generale José Maria Riano, con questi che ha specificato come l’Associazione sia favorevole a un piano di sviluppo dell’elettrico, ma bloccare gli altri veicoli è del tutto inaccettabile.
Vi è dunque stato un incontro tra ANESDOR e Generalitat, con Riano che alla fine ne è uscito soddisfatto. “Siamo contenti di constatare come sia stato un malinteso e che Generalitat de Catalunya non abbia intenzione di limitare le moto a combustione, ma solo promuovere l’elettrico”. La posizione di ANESDOR è probabilmente quella più razionale possibile, con l’elettrico che è bene che sia sponsorizzato, ma allo stesso tempo non bloccando il termico.