Massima attenzione alla decisione ufficiale che ha messo nel panico acquirenti di auto e moto. Addio per sempre ai veicoli diesel e benzina, non si trovano più sul mercato: cosa è successo? I dettagli
Il tanto famigerato stop è pronto a diventare realtà. I veicoli con motore termico a diesel e a benzina sono pronti ad andare in pensione, seppure l’addio definitivo slitta anno dopo anno. Un qualcosa che genera confusione sul mercato e nelle catene di produzione, dove anche i grandi colossi stanno compiendo svariati dietrofront sulla produzione monotematica di auto elettriche.
Eppure, in alcune zone del mondo, lo stop a diesel e benzina è già realtà. Come? È quanto sta accadendo nel continente africano, dove l’Etiopia ha annunciato lo stop ufficiale all’importazione di veicoli privati con motore endotermico. Se non al 100% elettrico, l’acquisto di un veicolo a quattro o due ruote è ritenuto illegale. Una scelta che ha già diviso il popolo dell’Etiopia e che alle spalle non avrebbe alcun sentimento ambientalista.
In che senso? Lo stop all’importazione di veicoli motorizzati a diesel e benzina è una decisione del Governo per risparmiare le riserve di valuta estera. In poche parole: se non ci sono mezzi a carburante fossili, non c’è bisogno di spendere sussidi sul carburante. Un qualcosa accolto con grande scetticismo dal Paese africano, non ancora preparato a sostenere una transizione di questa portata.
Il primato mondiale dell’Etiopia, infatti, arriva con una valanga di problematiche a margine. La rete elettrica del Paese è totalmente inadatta ad accogliere un numero in prospettiva così alto di veicoli EV. Le stazioni di ricarica sono assenti e la scarsa reperibilità dei pezzi di ricambio rende il tutto un vero e proprio inferno per la filiera dell’Automotive. Le officine specializzate e capaci di garantire servizio alle auto o alle moto elettriche sono ridotte all’osso.
Basti pensare che solamente la metà della popolazione presente in Etiopia ha accesso alla corrente elettrica. Un dato spaventoso, che comunque non smorza le importazioni di mezzi a zero emissioni dal resto del mondo. Le autorità africane riportano oltre 100.000 veicoli EV importati al mese. Numeri che il governo di Addis Adeba proverà a quintuplicare entro il 2030, nella speranza che la nuova diga sul Nilo arrivi a pieno regime e garantisca oltre 5.000 megawatt di capacità totale.