Casey Stoner è ormai lontano dalla MotoGP da oltre un decennio, dopo un prematuro ritiro causato da un problema importante.
Una delle leggende della MotoGP è sicuramente Casey Stoner, pilota che tutti ricordano con grande affetto per le imprese che ha svolto in pista. L’australiano ha vinto ben due titoli mondiali, ma c’è da dire che, considerato il suo talento, avrebbe potuto portare a casa molti più trionfi ma, come vedremo in seguito, è stato costretto ad un ritiro molto anticipato.
Il nativo di Southport non era arrivato in MotoGP come un predestinato, visto che non vinse nessun titolo mondiale nelle classi minori. Dopo il debutto con la Honda datato 2006, la Ducati decise di puntare su di lui per il 2007, ma non certo come un protagonista atteso.
La casa di Borgo Panigale aveva debuttato in top class nel 2003 ed ancora faticava a trovare una certa costanza, anche se nel 2006 c’erano stati importanti passi in avanti. Quella stagione, infatti, si concluse con il successo della Wild Card Troy Bayliss a Valencia. Stoner ebbe poi tra le mani una moto che seppe interpretare nella maniera migliore.
Sin dal gran debutto sulla Rossa delle due ruote in Qatar, nel 2007, si era capito che l’australiano sarebbe potuto essere un serio candidato al titolo mondiale. Quel campionato fu un trionfo, con Dani Pedrosa e Valentino Rossi che chiusero molto lontani in classifica mondiale.
Dopo altre tre stagioni in Ducati, Casey è passato alla Honda ufficiale e, nel 2011, si laureato nuovamente campione del mondo. Il 2012 è stata la stagione più complessa, anche se le soddisfazioni non mancarono. Poi è arrivato il momento decisivo, ovvero quello del ritiro. Ecco da cosa è stato determinato il suo addio alle corse.
Come ha rivelato già da parecchio tempo, Casey Stoner ha avuto un problema di salute che lo ha costretto a lasciare il mondo della MotoGP. In particolare, si tratta della sindrome da stanchezza cronica, che lo faceva sentire sempre privo di energie e che si è aggravata in maniera particolare dopo il suo addio alle corse.
Come da sue stesse parole, era impossibilitato a svolgere anche le azioni più elementari e facili che lo costringevano, dopo averle svolte con grande fatica, a riposarsi per diverse ore. Casey, una volta, ha affermato che ogni volta che scendeva in pista gli sembrava di morire e, questo, non è certo la condizione ideale per pensare di guidare al meglio dei mostri come le MotoGP. La top class, di punto in bianco, è stata privata di uno dei suoi piloti migliori.
Stoner è tornato poi in pista per dei test con la Ducati ufficiale, facendo credere che fosse pronto per un rientro. L’ipotesi, in seguito, non si è concretizzata. Casey ora sta meglio e si gode la sua splendida famiglia. Spesso lo vediamo di nuovo in giro per il paddock. Un campione del suo calibro non sarà mai dimenticato. Lo conferma ulteriore è arrivata dalla recente partecipazione al festival di Goowood nel quale è tornato in sella proprio sulla Ducati con cui vinse il Mondiale.