Casey Stoner è uno senza peli sulla lingua, ed anche in questa occasione ha confermato tale peculiarità. Le sue parole sono durissime.
La carriera di Casey Stoner in MotoGP si è interrotta bruscamente alla fine del 2012, quando l’australiano decise per un ritiro anticipato a seguito di alcuni problemi di salute. Tempo dopo si sarebbe scoperto che il due volte campione del mondo era affetto dalla sindrome della stanchezza cronica, una terribile condizione che di certo non andava di pari passo con il lavoro di pilota.
Il nativo di Southport ha vissuto anni terribili prima di tornare in sella come tester della Ducati, ma non è mai ritornato in pista nelle vesti di pilota a tempo pieno, neanche in categorie inferiori, e questo rimarrà sempre un grande rimpianto considerando il suo talento cristallino. Stoner è così uscito dal giro, ma ha sempre guardato con attenzione alla MotoGP, e non ha risparmiato alla top class delle pesanti critiche nel corso degli ultimi anni.
A suo parere, la troppa elettronica e l’eccessiva aerodinamica hanno ucciso la top class, andando a rovinare lo spettacolo ed i duelli ravvicinati, ma soprattutto, aiutando troppi i piloti nella gestione delle moto. Ai suoi tempi, fare la differenza era più facile, perché i prototipi andavano domati con tutte le armi possibili, mentre oggi c’è molta più gestione facilitata dagli aiuti alla guida. Nelle ultime ore, Casey ha lanciato una nuova frecciata contro la MotoGP.
Stoner, sentite la nuova bordata alla MotoGP
Si sarà anche ritirato da 12 anni, ma Casey Stoner non perde mai occasione per lanciare delle vere e proprie bordate contro la MotoGP, della quale è stato campione del mondo nel 2007 con la Ducati e nel 2011 con la Honda. Questa volta, lo ha fatto durante un’intervista concessa a “Motociclismo.it“, al quale ha chiarito i problemi della top class di oggi, nella quale non è più il talento a fare la differenza, ma i grandi aiuti alla guida che hanno i vari rider.
Ecco le sue parole: “Al giorno d’oggi, quando escono dalle curve non si fa più la differenza, c’è il controllo di trazione che aiuta tutti nello stesso modo. L’unica area in cui possono fare una piccola differenza è il freno, ed è per questo che la maggior parte degli errori e degli incidenti avvengono in quella fase. Credo sia un gran peccato perché così non si vede il vero talento, ci sono piloti che stanno davanti non grazie al talento, ma grazie alla facilità di queste moto. Sono molto sicure e non ci sono dubbi, ma è anche vero che sono diventate anche troppo facili da guidare e gestire“.
Di certo, Stoner non è uno che le manda a dire, ed è ovvio che da un pilota della sua generazione ci possa essere una visione simile della MotoGP attuale. La speranza è che i regolamenti attuali possano mescolare le carte e ridurre elettronica ed aerodinamica, ovviamente senza inficiare troppo la sicurezza, che va giustamente sempre messa al primo posto.