Guai in vista per molti clienti Stellantis: le loro auto rischiano di prendere fuoco da un momento all’altro.
Nuovo terremoto nel mondo dell’auto. Questa volta tocca a Stellantis finire sulla graticola per un problema che sta agitando migliaia di clienti. Il colosso nato dal matrimonio tra FCA e PSA si trova a gestire un richiamo di proporzioni enormi che sta mandando nel panico i possessori di certi modelli. La bomba è scoppiata mettendo in discussione la sicurezza dei veicoli ibridi plug-in, quelli che dovrebbero portarci verso un futuro più verde.
Quante sono le auto a rischio, quali modelli potrebbero trasformarsi in torce. E soprattutto, cosa devono fare immediatamente i proprietari. Mentre in Stellantis corrono ai ripari, cresce l’ansia tra chi ha in garage uno di questi veicoli. La faccenda è seria e merita di essere sviscerata per capire che diamine sta succedendo e che aria tira per il gruppo e per tutto il settore.
L’allarme l’ha lanciato l’NHTSA, l’ente americano per la sicurezza stradale: più di 154.000 Jeep rischiano di andare a fuoco. Nel mirino ci sono il Grand Cherokee 4Xe e il Wrangler 4Xe, prodotti tra il 2020 e il 2024. Il problema è la batteria ad alto voltaggio di questi bestioni ibridi plug. Il potente accumulatore potrebbe uscire di controllo e innescare un incendio, sia mentre si sfreccia in autostrada che mentre si è tranquillamente parcheggiati.
La cosa è talmente seria che l’NHTSA ha consigliato ai proprietari di parcheggiare le loro macchine all’aperto, lontano da case e garage, per evitare che un eventuale falò si propaghi alle abitazioni. E non è finita: meglio non attaccare la spina per ricaricarli finché non saranno messi a posto.
Il richiamo riguarda 118.230 Wrangler 4Xe e 35.802 Grand Cherokee 4Xe. Finora ci sono stati due feriti per colpa di questo problema. Jeep propone di aggiornare il cervellone che controlla la batteria o, nei casi più disperati, di cambiarla del tutto.
Non è la prima noia per Stellantis sul fronte sicurezza. Negli ultimi tempi, il gruppo ha dovuto richiamare anche 1,2 milioni di pick-up Ram per problemi al controllo di stabilità. Tutti questi richiami stanno facendo storcere il naso a parecchia gente sulla qualità dei mezzi del gruppo.
Per Stellantis è come ballare su un campo minato. Ora deve gestire non solo il lato tecnico della faccenda, ma anche il danno d’immagine. La sfida sarà dimostrare di saper mettere una pezza in fretta e furia, senza perdere la fiducia dei clienti. Non sarà, decisamente un’impresa delle più facili.