Con la nuova tecnologia punta al rilancio. Stellantis assicura più qualità ed efficienza, ma anche meno costi.
Il 2024 di Stellantis si è rivelato particolarmente complicato e al di là delle cronache in merito alle possibili chiusure e ai temuti licenziamenti, anche i dati relativi ai risultati prodotti dall’insieme dei marchi controllati dal Gruppo sono stati tutt’altro che confortanti. Nel complesso non si è andati oltre le 452.615 immatricolazioni e addirittura nel mese di dicembre si è registrato un crollo del 18,1%, tanto da ridurre la quota di mercato ad appena il 29%.
Così, per evitare il definitivo naufragio, il colosso presieduto da John Elkann ha deciso di imbarcarsi in un’avventura che dovrebbe portare dei frutti in tempi brevi. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza produttiva e la qualità abbattendo altresì i costi. Come affermato da Yves Bonnefort capo del reparto software, il sistema in via di elaborazione renderà possibile l’erogazione di funzionalità innovative in maniera più rapida.
Dalle discussioni alla firma di un protocollo d’intesa il passo è stato breve e nonostante il suo carattere vincolante in attesa di una conferma definitiva, è stato certamente un passo importante nell’ottica di una rapida messa in opera della piattaforma VEOS sviluppata da dSpace per i test delle unità di controllo di Stellantis. In questa maniera i software potranno essere rinnovati in meno di due anni, con conseguente velocizzazione dei tempi di commercializzazione e il miglioramento della sua qualità.
La volontà del Gruppo è di sfruttare tre piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale, STLA Brain, STLA SmartCockpit e STLA AutoDrive, messe a disposizione nel corso del 2025 a beneficio di quattordici brand per rendere intelligenti, connessi e facilmente aggiornabili via etere i veicoli da loro rilasciati. In questa maniera sarà altresì possibile avere un dialogo diretto con i clienti così da poter implementare in modo mirato e ottimale i prodotti.
Se vi state chiedendo cosa caratterizzi questo nuovo strumento che potrebbe rivoluzionare il processo produttivo e il rapporto costruttore-automobilista, diciamo che si tratta un abitacolo virtuale chiamato ad accelerare i cicli di sviluppo fino a cento volte rispetto alle metodologie attualmente in uso e che vede il coinvolgimento di oltre 3.800 utenti unici attivi al giorno.