Stellantis pronta a lasciare l’Italia? Il gruppo risponde alle voci dell’ultimo periodo: presa di posizione netta
Nell’ultimo periodo Stellantis ha dovuto far fronte a numerose critiche nel nostro paese. La scelta del gruppo di spostare molte delle sue attività all’estero, e le tante notizie di tagli, stop alla produzione e casse integrazione che arrivano dagli stabilimenti italiani hanno fatto non poco discutere. Nella polemica è intervenuto anche il governo. I rapporti tra Stellantis e il nostro esecutivo continuano ad essere piuttosto tesi, come dimostrano anche i risvolti dell’ultima audizione dell’amministratore delegato della holding Carlos Tavares in parlamento. In molti, anche per queste situazioni, vedono Stellantis sempre più lontano dal nostro paese, e un ruolo sempre più marginale dell’Italia nelle strategie del gruppo.
Stellantis, dal canto suo, ha sempre respinto al mittente le critiche. Il gruppo ha sempre ribadito l’importanza dell’Italia per il gruppo e la volontà di rimanere nel nostro paese. “Siamo qui per restare” era il messaggio fatto trapelare in risposta alle accuse di “fuga dall’Italia”. Quanto alla scelta di produrre altrove e alle difficoltà degli stabilimenti italiani, Stellantis si è sempre difesa ribadendo le difficoltà del mercato attuale (la transizione elettrica ha messo a dura prova i bilanci delle aziende per via di costi produttivi più elevati e di riscontri sul mercato che continuano ad essere al di sotto delle alternative) e la necessità di aiuti statali per potere sostenere gli investimenti.
Stellantis, maxi investimento in Italia
Detto delle difficoltà del momento attuale di Stellantis, il gruppo ha comunque confermato un maxi investimento per il nostro paese.
Il gruppo, come annunciato ufficialmente durante un incontro tenuto con i sindacati, è pronto ad un investimento da 86 milioni per migliorare l’efficienza energetica dello stabilimento di Melfi. Circa 70 milioni saranno destinati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico da 50 MW, mentre i restanti 17 saranno utilizzati per un impianto per il biogas, che fornità fino a 6 MW e 500 metri cubi l’ora di gas ricavati da scarti agricoli.
I lavori dovrebbero terminare entro dicembre del 2025, per poi entrare in funzione nell’Aprile del 2026. I nuovi impianti dovrebbero portare un grosso risparmio per l’azienda. I sindacati, intanto, chiedono rassicurazioni sull’impiego dei lavoratori e sul futuro dello stabilimento. Melfi è stato uno dei più “toccati” dalle difficoltà di Stellantis, con un calo di oltre il 60% nella produzione di quest’anno. In questo senso qualcosa sembra comunque muoversi, visto che il sito si sta preparando alla produzione della nuova Compass.