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Stellantis, il disastro è arrivato: lanciato l’allarme, scoppia il caos

E’ scattato l’allarme, il disastro è ormai vicino. Scoppia il caos in Stellantis. Ecco cosa sta succedendo.

Stellantis continua ad essere al centro dell’attenzione e non in positivo. Di recente balzata alle cronache per aver offerto ai dipendenti in cassa integrazione una Maserati a prezzo scontato, il colosso presieduto da John Elkann è stata contestata anche per altre ragioni decisamente più pragmatiche, si va dal richiamo di alcuni suoi modelli molto noti, al crollo delle entrate e della popolarità.

Stellantis, lanciato l’allarme (Ansa) – Nextmoto.it

In poche parole il Gruppo italo-franco- americano si trova in uno stato di forte crisi sia per quanto concerne le vendite, sia per la credibilità e tale stato di cose è emerso chiaramente la scorsa estate quando dagli Stati Uniti è arrivata la notizia della possibile cessione di diverse concessionarie messe nei guai dallo scarso numero di immatricolazioni e dunque interessate ad acquirenti delle loro sedi per evitare il fallimento.

Stellantis in pericolo, l’America scrive all’ad Tavares

Sulla scia di tale malcontento, gli States non hanno fatto cadere nel dimenticatoio il tema e nel mese di settembre hanno rinnovato gli appelli alla Casa madre affinché questa intervenga per evitare che il peggio si concretizzi. Come hanno fatto? Semplicemente scrivendo a Carlos Tavares in persona. Nelle diverse lettere inviate all’amministratore delegato i rivenditori hanno denunciato il progressivo calo di appeal di molti marchi noti appartenenti alla joint venture.

L’accusa palesata, che evidentemente non coinvolge soltanto il mondo dell’auto, è quello di scarsa lungimiranza. Secondo chi si occupa di distribuire i veicoli Stellantis in territorio americano, l’alta dirigenza avrebbe fatto piani a breve termine senza curarsi del futuro, tutto ciò a detrimento degli interessi stessi delle varie aziende che ormai occupano una quota decisamente ridotta del mercato delle quattro ruote. Stando ai concessionari, i brand più penalizzati sarebbero stati Ram, Jeep, Chrysler e Dodge.

Stellantis, l’America scrive all’ad Tavares (Ansa) – Nextmoto.it

Da oltre due anni il Consiglio nazionale dei distributori ha lanciato l’allarme al team esecutivo avvertendolo che il percorso intrapreso sarebbe stato deleterio nel lungo periodo. E ora questo timore è diventato realtà“, si legge sul documento. Di tutta risposta il Gruppo ha dichiarato che  i panni sporchi non andrebbero lavati in pubblico, bensì nelle segrete stanze per evitare un crollo ulteriore dell’interesse globale, inoltre in propria difesa ha sostenuto l’esistenza di un piano d’azione (gli incentivi) attivato d’emergenza lo scorso agosto che, a loro dire, avrebbe già cominciato a dare frutti.