Continua il momento difficile di Stellantis. Il gruppo ferma la produzione del modello, tensione tra i lavoratori.
Stellantis non sta certo vivendo un momento semplice della sua storia. La situazione del gruppo nel nostro paese è ormai ben nota: la polemica tra i vertici della holding e il governo italiano va avanti ormai da mesi. Stellantis è stata a più riprese accusata di delocalizzare le proprie aziende e spostare le proprie attività all’estero, e la situazione degli stablilimenti italiani continua a preoccupare. Il gruppo, dal canto suo, ha ribadito le difficoltà del mercato attuale: la transizione elettrica, tra gli altri costi di produzione e una domanda che fatica a decollare, ha messo a dura prova le aziende. Senza considerare le rivali che arrivano dal mercato asiatico (Cina su tutti) con modelli dai prezzi stracciati.
Le complicazioni però purtroppo non sono solo limitate al mercato europeo. Anche negli Stati Uniti Stellantis sta vivendo una situazione piuttosto complicata. Gli USA sono uno dei mercati centrali per il gruppo, che negli ultimi anni ha dominato anche grazie ad un colosso come Jeep. Ora, però, qualcosa sembra essersi rotto: tra discussioni con i sindacati, spettri di tagli e fermi di produzione, e addirittura l’intervento della Casa Bianca (che di recente ha chiesto a Stellantis di tenere fede agli impegni presi per quanto riguarda gli investimenti nel paese) la situazione è piuttosto tesa. E le ultime notizie, in questo senso, non rassicurano.
Stellantis, stop alla produzione
Come riportato dal portale motor1, Stellantis avrebbe comunicato ai lavoratori del Detroit Assembly Complex di Jefferson che lo stabilimento questa settimana resterà chiuso almeno per qualche giorno. Mopar Insiders, che ha pubblicato la comunicazione ai dipendenti, parla anche dell’ipotesi di successivi licenziamenti. Stellantis interpellato da motor ha ribadito la necessità di “allineare la produzione alle vendite”, e questo può implicare anche modifiche alla produzione dello stabilimento che vadano proprio in questa direzione.
Il gruppo, come detto, è in difficoltà sul mercato statunitense, e ha avuto un calo delle vendite anche su brand storicamente forti sul territorio americano come Dodge. I concessionari hanno numerose scorte invendute, proprio per questo è necessario riportare in equilibrio i costi per evitare conseguenze peggiori su larga scala.Continua il momento complicato del gruppo, che ha vissuto un anno in grosso calo dal punto di vista delle vendite e si trova ora a dover prendere decisioni scomode per invertire la tendenza.