Il rombo dei motori si mescola al pianto dei portafogli. Brutte, bruttissime notizie si preparano per gli appassionati delle due ruote.
Centauri e scooteristi italiani hanno una grossa gatta da pelare. Certo, il nuovo codice ha portato qualche novità interessante, ma il problema che appare all’orizzonte, ancora una volta, è l’ennesima batosta fiscale. Il bollo moto che si conferma una vera spina nel fianco, un territorio in cui lo stato si ostina a voler fare cassa, anche a spese di una mobilità più agile e meno inquinante.
Il bollo moto, tassa tanto odiata quanto inevitabile, purtroppo non cessa di portare sorprese. Novità manco a dirlo sgradite, che si rivelano un vero e proprio salasso in alcune regioni del Belpaese. Non è solo questione di cifre: il calcolo stesso sembra progettato per far impazzire anche il più paziente dei motociclisti.
Un’Italia a due ruote e mille tariffe
Immaginate di attraversare lo Stivale in sella alla vostra fedele compagna a due ruote. Stessa cilindrata, stessa potenza, eppure il bollo cambia come cambiano i dialetti da nord a sud. In Lombardia potreste cavarvela con poco più di 70 euro per una moto da 70 kW. Oltrepassate il confine campano e il salasso è servito: oltre 86 euro per lo stesso mezzo. Sembra quasi che il fisco voglia mettere alla prova non solo le vostre tasche, ma anche la vostra pazienza.
Il meccanismo di calcolo? Un vero rompicapo. Fino a 11 kW, ovvero i classici 125 cc tanto amati in città, si paga una tariffa fissa. Superata questa soglia, entra in gioco una formula che farebbe impallidire anche un matematico: si parte con un fisso per i primi 11 kW, poi si moltiplicano i kW eccedenti per una tariffa che varia da regione a regione. Facile, no?
Campania e Abruzzo si aggiudicano il poco invidiabile primato di regioni più care. Qui, per uno scooterino 125, si sborsano ben 23,12 euro di tariffa fissa, contro una media nazionale di 20,07 euro. E per i bolidi più potenti? Ogni kW oltre gli 11 costa la bellezza di 1,07 euro. Un vero salasso per chi ama la potenza sotto la sella.
La Toscana non scherza, piazzandosi al secondo posto della classifica delle regioni più esose. Per la stessa moto da 70 kW che in Lombardia costa 71,03 euro di bollo, qui si arriva a 83,3 euro. Il Piemonte completa il podio con 81 euro, mentre il Lazio si attesta su cifre leggermente più clementi: 78,25 euro.
La domanda sorge spontanea: è giusto che un motociclista debba pagare di più o di meno solo in base alla regione di residenza? Il bollo moto si conferma così non solo una tassa sul possesso, ma quasi una tassa sulla geografia. Un sistema che lascia l’amaro in bocca a molti centauri, costretti a fare i conti con un fisco che sembra voler penalizzare la loro passione. E li colpisce solo perché abitano nella regione “sbagliata”.