Sorpresa in MotoGP, il pilota canta a Sanremo: i tifosi impazziscono

Uno dei piloti più ‘pazzi’ del circuito di MotoGP si è esibito in versione canora ed artistica al Festival di Sanremo: un momento indimenticabile.

“Tutti amano Sanremo”, recitava uno slogan del celebre festival della canzone italiana, che proprio in questa settimana è andato in scena sfiorando il solito picco di ascolti. Una kermesse musicale ed artistica che cattura l’interesse di quasi tutto il paese, sia per la curiosità di ascoltare le canzoni proposte, sia per tutto il clamore mediatico che vi è intorno.

pilota a sanremo
Sorpresa in MotoGP, il pilota canta a Sanremo: i tifosi impazziscono (Canva) – Nextmoto.it

In molti sognano di salire sul palco del teatro Ariston di Sanremo. E c’è chi, anche se c’entrava ben poco con questo ambito, è riuscito a ritagliarsi un piccolo spazio. Anche campioni dello sport, se pensiamo alla recente presenza di Zlatan Ibrahimovic, chiamato da Amadeus nell’edizione del 2021 a co-condurre.

In passato anche un pilota di MotoGP si è fatto valere sul palco sanremese. Un episodio che solo i più longevi appassionati di due ruote sportive ricorderanno: parliamo del caso di Marco Lucchinelli, storico pilota italiano che dopo aver vinto nel 1981 il mondiale nella classe 500 con la Suzuki si è concesso un exploit nell’altra sua passione: la musica.

Lucchinelli, da campione del mondo nella 500 a cantante provetto

Era il 1982 e per la prima volta sul palco di Sanremo saliva un campione dello sport. Marco Lucchinelli, soprannominato ai tempi ‘Cavallo Pazzo‘ per il suo modo quasi scellerato di guidare in pista, fu ospite della kermesse condotta quell’anno da Claudio Cecchetto. Ma non per essere premiato o fare qualche tipo di discorso, bensì per portare una canzone da lui scritta, intitolata “Stella Fortunata”.

Marco Lucchinelli
Lucchinelli, da campione del mondo nella 500 a cantante provetto (Ansa foto) – Nextmoto.it

Non certo un pezzo indimenticabile, ma questa esperienza che Lucchinelli stesso definì incredibile e quasi onirica (divenne molto amico con Bobby Solo), fece da apripista alla sua carriera parallela da cantautore. Il pilota infatti, nonostante avrebbe continuato a correre in moto fino al 1995, decise di lanciarsi nel mondo della musica.

Nello stesso anno, Lucchinelli pubblicò un altro 45 giri intitolato “La volevo“. Nel 1983, invece, il suo brano “Lucky rock and roll” venne inserito nella colonna sonora del documentario sul motociclismo “Turbo time”. Il suo quarto e ultimo 45 giri, “Lei Cagiva, lui Ducati”, parlava in qualche modo della fusione tra queste due compagnie motociclistiche in chiave sentimentale.

Negli ultimi anni ha scritto sigle di programmi e composto canzoni su alcuni protagonisti del mondo delle due ruote. Lucchinelli non resterà nella memoria come un grande artista, bensì come un pioniere, capace grazie all’apparizione a Sanremo ’82 di coniugare le qualità sportive con la passione per la musica ed il canto.

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