Pensare di poter ignorare il Codice della Strada solo perchè si guida una motocicletta è un ragionamento molto comune tra i centauri italiani che non si rendono conto di rischiare una grave punizione. Ecco cosa continuano a fare nonostante le leggi in vigore.
Quando prenderete la patente per moto per la prima volta – se già guidate una due ruote lo sapete benissimo – vi renderete conto di una cosa: la legge sembra molto più permissiva nei confronti dei guidatori di ciclomotori di quanto non lo sia con chi invece si sposta su altri mezzi, ad esempio gli automobilisti che rischiano molto di più. Occhio a non scambiare la tolleranza per disinteresse, i Vigili Urbani aspettano solo che sgarriate così.
Ingombro minore, rischi minimi
Ebbene si, i centauri sono una categoria protetta in strada! O meglio, non proprio, ma rimane il fatto che molti dei comportamenti sanzionati spesso su ignari automobilisti che non conoscono proprio bene le norme in vigore sono in realtà “perdonati” ai motociclisti e ai conducenti di veicoli a due ruote, che questi guidino un cinquantino o una potente motocicletta da cross.
Ci riferiamo ad infrazioni come invadere la corsia preferenziale o al divieto di sosta, punito con sanzione maggiori sulle auto rispetto che sui corrispettivi a due ruote. Le ragioni dietro queste scelte non sono certo simpatia ed amicizia verso i motociclisti: semplicemente, una moto occupa mediamente molto meno spazio di un’auto, motivo per cui certe cose si possono fare solo in sella e non al volante mentre altre sono meno gravi se fatte con un mezzo che pesa cento chilogrammi contro uno che pesa una tonnellata e passa.
Non esagerate…
Ci sono alcuni comportamenti che tuttavia vengono sanzionati in modo egualmente severo sia che il guidatore che li mette in atto sia un automobilista sia che si tratti di un centauro. Ad esempio, tempo fa abbiamo visto il caso dell’invasione della corsia d’emergenza. A differenza della preferenziale dove basta che il motociclista lasci spazio ai veicoli preposti al suo utilizzo, nel caso in questione la corsia deve rimanere sgombra e basta perchè utilizzata per gravissime necessità improrogabili.
Lo stesso discorso si può fare per la questione di oggi: molti motociclisti non badano affatto a questo dettaglio e si comportano come se stessero guidando in un videogioco piuttosto che nella realtà: potrebbero scoprire la differenza tra le due cose molto violentemente imbattendosi in una pesante multa.
Le auto come birilli
Sorpassare a destra rimane un grave comportamento che viene punito in accordo con il Codice della Strada a prescindere da quale veicolo lo metta in atto. Tutto quello che l’articolo 148 dice infatti è che il sorpasso va sempre effettuato a sinistra senza fare distinzioni tra veicoli. Anche una moto che sorpassa un mezzo analogo insomma non può semplicemente farlo come vuole, deve seguire delle regole.
Allora perché tanti centauri sembrano ignorare questa norma? La tentazione di mettersi a fare lo slalom tra le automobili, specie in città dove il traffico è spesso opprimente ed asfissiante, è così forte che molti motociclisti cedono senza pensare alle conseguenze. Eppure, questa manovra è vietata a meno che, casualmente, i sorpassi non avvengano tutti a sinistra!
Mettersi a fare lo slalom tra i veicoli in motocicletta comporta una multa che oscilla tra gli 82 ed i 332 Euro a seconda della gravità dell’infrazione, non c’è nulla da fare. Quindi, trattare gli altri utenti della strada come birilli non è qualcosa che vi consigliamo a meno che non abbiate soldi da buttare e voglia di prendervi una strigliata. L’unico caso in cui si può sorpassare a destra, ricordiamolo, è quello in cui il veicolo che vi precede ha già segnalato ed iniziato la manovra per svoltare a sinistra.