Ci sono dei piloti che hanno dimostrato di poter entrare nel mito e nella leggenda, diventando delle icone nei mitici anni ’80.
Gli anni ’80 sono un periodo leggendario per la storia dei motori, con le varie categorie che hanno subito una serie di cambiamenti e miglioramenti incredibili. Anche le due ruote sono cresciute e non poco, con il motocross che ha potuto diventare sempre più noto e ha iniziato a farsi strada come avviene oggi.
Il Mondiale MXGP 2023 ha visto una grande vittoria della GasGas di Jorge Prado, con lo spagnolo che ha così avuto modo di entrare nella leggenda della competizione. Sarebbe stato bellissimo vedere la lotta fino alla fine con la KTM dell’olandese Jeffrey Herlings, ma la sua rimonta si è fermata in Gara 1 in Germania dopo un brutto infortunio. Romain Febvre con la sua Kawasaki ha emozionato e non poco, ma alla fine è lo spagnolo a essere diventato il re della MXGP 2023.
Le leggende della Classe 500: da Mahlerbe a Thorpe
Negli anni ’80 la MXGP non esisteva ancora e con le categorie che erano tre e non due come oggi. Si trattava a tutti gli effetti di un MotoMondiale sui tracciati più duri, con la 125, la 250 e la 500, quest’ultima la classe regina e alla quale tutti ambivano. Non sono mancate le leggende che hanno impresso il proprio nome storico in questo decennio e l’albo d’oro è davvero per cuori forti del motorsport.
André Mahlerbe (1980, 1981 e 1984)
Si parte subito con l’uomo che ha segnato maggiormente la classe regina del Motocross in questa decade, con il belga André Mahlerbe che sicuramente è uno dei casi più eclatanti. In 125 e 250 riuscì solo a ottenere un terzo posto finale nel 1977, nella 250, quando guidava una KTM, ma erano le moto da cross di grande cilindrata quelle che si adattavano maggiormente al suo stile di guida.
Nel 1980 non si trovava più a bordo della moto austriaca, ma era passato alla Honda e ottenne un grande successo nei confronti della Kawasaki dello statunitense Brad Lackey. Il trionfo fu bissato già nella stagione seguente, questa volta al termine di una lotta interna con il britannico Graham Noyce. Dopo un secondo posto nel 1983, alla fine il belga riuscì a calare il tris nel 1984, ancora una volta dopo una grande battaglia con la Kawasaki, questa volta guidata dal connazionale Georges Jobé.
Brad Lackey (1982)
Il 1982 è un anno d’oro per la Suzuki, perché se nel MotoMondiale ottenne il titolo massimo con Franco Uncini, la classe 500 le permise di gioire anche nel motocross. L’eroe di quell’annata fu il californiano Brad Lackey, anch’egli un pilota che in carriera non era mai riuscito a imporsi nei Mondiali 125 e 250.
La Honda che aveva dominato nelle precedenti annate si trovò a sorpresa in crisi di risultati e la Suzuki che approfittò con una splendida vittoria. A trionfare fu Lackey che divenne campione dopo il secondo posto del 1980, battendo il compagno di squadra, il belga André Vromans.
Hakan Carlqvist (1983)
Nel 1983 si ha invece a che fare con un pilota che non solo riuscì a imporsi nella classe regina, ma già nelle categorie propedeutiche dimostrò il proprio enorme talento. Lo svedese Hakan Carlqvist vine infatti nel 1979 il Mondiale 250 e una volta passato nella classe regina iniziò a collezionare due terzi posti consecutivi.
La Yamaha sapeva però di avere tra le mani un grande campione, con lo svedese che aveva tutte le carte in regola per diventare un numero uno al mondo e lo dimostrò nel 1983. La lotta al vertice fu splendida contro la Honda di Mahlerbe e alla fine fu lo scandinavo a imporsi, ottenendo così il suo primo e unico titolo nella Classe 500.
David Thorpe (1985, 1986 e 1989)
Se Mahlerbe è stato colui che ha aperto nel migliore dei modi la decade, non ci sono dubbi sul fatto che nel secondo lustro degli anni ’80 il volto prediletto del motocross sia stato quello di David Thorpe. Anche lui come il belga non riuscì mai a vincere nelle categorie minori, ma nella 500 fu leggendario.
Caso volle che fu proprio nei primi anni il compagno di squadra del belga e nel 1985 e nel 1986 la lotta per il titolo mondiale fu una questione tra i due fenomeni della Honda. La gioventù del britannico si rivelò alla fine vincente, infatti per due stagioni consecutivi chiuse primo davanti a Mahlerbe secondo, con questi che si ritirò nel 1986. Il terzo trionfo mondiale giunse alla fine del decennio e nel 1989 Thrope eguagliò il maestro Mahlerbe con un altro Mondiale, ancora una volta dopo uno scontro tutto Honda con Jeff Leisk.
Georges Jobé (1987)
A fine anni ’80 stavano iniziando a mettersi in mostra una serie di campioni che nella classe 250 avevano dominato e uno dei migliori fu sicuramente Georges Jobé. Il belga si era laureato campione della 250 nel 1980 e nel 1983 e con il passaggio nella classa regina continuò a dimostrare il proprio talento.
La Honda si innamorò di lui e lo mise sotto contratto, riuscendo così a vincere il Mondiale del 1988 davanti a Kurt Nicoll in Kawasaki. Continuò a imporsi anche negli anni ’90, diventando così uno dei piloti più vincenti di sempre.
Eric Geboers (1988)
La storia è fatta per essere riscritta dalle leggende ed Eric Geboers fa sicuramente parte di questa straordinaria lista. Il belga infatti è diventato il primo pilota della storia del motocross a vincere in tutte e tre le categorie. Nella 125 trionfò per due anni consecutivi nel 1982 e nel 1983, mentre nella 250 fu il re nel 1987.
L’anno dopo era tempo di confrontarsi con i grandi, a bordo della sua Honda, e dimostrò di non sentire la pressione e il cambio di moto, vincendo subito nel 1988 davanti alla Kawasaki di Kurt Nicoll. Vinse anche nel 1990, diventando un mito del motocross.