Una Ducati che fa girare la testa ma svuota il portafoglio, come comprare un appartamento su due ruote.
Potenza, stile, prestazioni da urlo. Quando si parla di moto sportive italiane, Ducati è il nome che viene subito in mente. Ma stavolta, i ragazzi di Borgo Panigale hanno davvero esagerato. La nuova Panigale V4 Tricolore non è una semplice moto, è un’esplosione di tecnologia e design su due ruote. Un gioiello che celebra 40 anni di storia delle supersportive Ducati, facendo sognare gli appassionati di tutto il mondo.
L’hanno svelata a Miami, durante la settimana di Art Basel. Mica per caso. Questa edizione limitata è un’opera d’arte che corre. E che corre forte. È un omaggio alla mitica 750 F1 del 1984, la mamma di tutte le supersportive moderne di Ducati. Ma non pensate a un tuffo nel passato. Qui si guarda al futuro, e lo si fa con stile.
Una bellezza che toglie il fiato
Immaginate di guardare questa moto. Da un lato è rossa, dall’altro verde. Sembra quasi uno scherzo della vista, ma è tutto vero. La bandiera italiana sembra essersi sciolta sulla carrozzeria, creando un effetto che ipnotizza. E non manca il tocco racing: il bianco e nero a scacchi sulla parte bassa ricorda a tutti che questa bellezza è nata per divorare i cordoli.
Ma la Tricolore non è solo bella da vedere. Ogni dettaglio grida “prestazioni”. I cerchi? In fibra di carbonio, ovviamente. Pesano quasi un chilo in meno rispetto a quelli della Panigale V4S. Risultato? Una maneggevolezza che sembra leggere nel pensiero del pilota.
E i freni? Roba da Formula 1 su due ruote. Per la prima volta su una moto di serie, Ducati ha montato il sistema Front Brake Pro. Due dischi Brembo enormi, pinze speciali, e una potenza frenante che farebbe impallidire un jet da combattimento. La pompa del freno anteriore poi è un gioiellino di precisione.
Ma le sorprese non finiscono qui. C’è la frizione a secco, ci sono le pedane regolabili in alluminio, c’è persino un GPS per i tempi sul giro. Sembra la lista dei desideri di un pilota professionista. E per chi vuole portarla in pista? Nessun problema: tappo del serbatoio racing, kit per togliere il portatarga, tutto pronto per scendere in pista e far mangiare la polvere agli altri.
E per chi ama i dettagli? Sella in alcantara, plexiglas racing, e persino un’animazione speciale sul cruscotto quando si accende la moto. Ogni esemplare è numerato, con tanto di incisione sulla piastra di sterzo. Come se non bastasse, arriva con un certificato di autenticità e un telo coprimoto dedicato. Roba da veri collezionisti.
Ora, parliamo di soldi. Preparatevi, perché fa girare la testa quanto le prestazioni della moto: 54.000 euro. Avete letto bene. È il prezzo di un appartamentino in molte città. Ma per i mille fortunati che riusciranno a metterci le mani sopra, non sarà solo una moto. Sarà un pezzo di storia Ducati, un investimento, un oggetto del desiderio che farà battere il cuore ogni volta che la guarderanno in garage.