Incassi pazzeschi da parte dello Stato, con la benzina e il diesel che danno modo di poter avere dei grandi introiti.
Si sa che la maggior parte dei soldi che derivano dall’erogazione di carburante nel proprio serbatoio, alla fine finisce nelle casse dello Stato. Molte volte questo non genera simpatia e piacere per gli utenti, considerando infatti come spesso e volentieri gli aumenti siano costanti e non sempre ci sia un determinato ritorno da un punto di vista dei servizi.

Inoltre si deve anche specificare come in questi anni le grandi aziende stiano cercando di progettare una serie di auto quanto più imponenti possibile, come lo si vede con il caso dei SUV. Questi colossi sono diventate ormai le auto più richieste sul mercato internazionale, motivo per il quale ci si avvia verso dei consumi sempre più elevati.
Molto spesso non si fa però considerazione della quantità di denaro che viene speso ogni anno in carburante, considerando come questi venga dilazionato nel tempo. I dati però sono davvero spaventosi e allo stesso tempo anche i guadagni che ha modo di incassare lo Stato sono da pelle d’oca.
Guadagni dal pieno: cifre pazzesche allo Stato
Una delle ultime novità che giungono dall’UE, è la richiesta di allineare le accise che vi sono sia per le vetture a gasolio che per quelle a benzina. Una decisione che naturalmente non porterà a un abbassamento della benzina, ma a uno scontato aumento del gasolio, il che non farò altro se non incrementare ulteriormente le spese dei cittadini.

Ecco allora come quello che per qualcuno può essere una differenza minima, si parlerà di circa 1/2 centesimi, per lo Stato è un cambiamento pazzesco. Lo si capisce bene dallo studio che ha portato avanti il Centro Studi Promoter che sono state diffuse direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Nel 2024 le spese degli italiani sono state di 69,8 miliardi di Euro per l’erogazione di benzina o gasolio. Un calo inatteso, visto come l’aumento dei prezzi del 2,2% ha comportato un calo dell’1,4% rispetto al 2023. Di questi 69,8 miliardi sono ben 38,5 i miliardi che sono finiti nelle casse dello Stato. Una spesa e un guadagno davvero pazzesco, con la speranza che questi introiti possano essere utilizzati quanto più possibile per poter migliorare il prima possibile le infrastrutture che ci sono in Italia e che evidenziano la necessità di essere migliorate con una certa urgenza.