Svelato il clone cinese di un sidecar della Seconda Guerra Mondiale. Tutti i dettagli di un modello che cosa quanto una citycar.
Non solo auto e moto elettriche a profusione. La Cina di oggi non conosce proprio freno alla fantasia e alle produzione. Mentre a Zhengzhou il colosso dell’automotive Byd sta dando vita alla più grande gigafactory del pianeta con i suoi 130 chilometri quadrati di estensione, un costruttore noto per essere stato particolarmente prolifico durante la Seconda Guerra Mondiale, è tornato in pompa magna con un progetto davvero sui generis che mescola linee vintage a soluzioni moderne.

Se un tempo l’azienda del Dragone era famosa per realizzare veicoli militari copiati da quelli russi, pian piano ha dimostrato di essere in grado di andare avanti per la propria strada proponendo mezzi dotati di una certa originalità, indirizzati ad un pubblico abbastanza abbiente come lo stesso di cui andremo a parlare, non proprio alla portata di tutte le tasche, ma molto particolare e comodo da utilizzare.
E’ nato lo Changjiang Siberian Express 750, il motore è della CFMoto
L’importatore Retro Sidecar lo ha fatto arrivare anche in Italia, dunque, gli amanti del genere potranno godere di un nuovo modello a dir poco attraente per quel suo profumo da veicolo storico reso però all’avanguardia da tante dotazioni. La Changjiang ha centrato il bersaglio con il Siberian Express 750. Spinto da un bicilindrico frontemarcia raffreddato a liquido da 693 cm3, ovvero lo stesso montato sulla CL-X 700 della CFMoto, è capace di scaricare sull’asfalto 74,7 cv a 8.500 giri e 67,7 Nm di coppia a 6.500 giri.
Equipaggiato con cambio a quattro rapporti e retromarcia, possiede luci a LED e di profondità, le barre protettive, un telo di copertura per il carrozzino, le manopole riscaldate, un baule per riporre gli effetti personali e le immancabili prese USB per ricaricare il telefono. Su richiesta, invece, è possibile avere il portapacchi e il parabrezza sia lato pilota, sia passeggero.

Come detto si tratta di un veicolo che cita il passato e lo si nota dal faro con griglia, alle selle a sbalzo, dalle ruote intercambiabili alla forcella Earles utilizzata dai sidecar della BMW tra gli anni ’40 e ’50. Gli ammortizzatori sono a firma KYB, e quello di sterzo è Fastace, mentre l’impianto frenante è a tre dischi combinati da 320 mm davanti e due da 256 mm dietro. Non è invece stato installato l’ABS, ma è presente il freno di stazionamento. Prezzo? Ben 18.500 euro.