Torna a far discutere la figura di Mario Draghi, con il nuovo rapporto che rischia di rivoluzionare per sempre l’Europa.
Che si possa essere o meno un suo sostenitore, non c’è dubbio alcuno sul fatto che Mario Draghi sia una delle figure cardine dell’Europa di questi ultimi anni. L’Italia ha avuto modo così di essere al centro del mondo con lui come Premier, con la sua caduta che ha fatto davvero molto discutere.
I partiti non erano mai stati così compatti e uniti verso un unico obiettivo comune come sotto la sua guida. Questo aveva fatto scattare alcuni detrattori che parlavano di un’unità eccessiva, come se questo potesse essere un problema. Draghi ha lasciato poi tutto nelle mani di Giorgia Meloni dopo le elezioni, con la premier che sta seguendo gran parte della linea del precedente Governo.
Il ruolo di Draghi però parte da molto lontano, ben prima di diventare premier in Italia. L’ex Presidente della BCE, la Banca Centrale Europea, ha dunque avuto un ruolo di primaria importanza anche in una serie di nuove Leggi continentali e ora è proprio una sua decisione che può cambiare le sorti industriali del Vecchio Continente.
Tra le principali tematiche di questi ultimi anni nel mondo delle auto, vi è quella legata all’utilizzo o meno dell’Intelligenza Artificiale. Uno strumento che è rivoluzionario come pochissimi altri nella storia e che permetterà così di poter dare vita anche a delle vetture che saranno in grado di muoversi in modo del tutto autonomo.
Saremmo di fronte dunque a uno dei più grandi cambiamenti mai vissuti nel settore della mobilità, con il Rapporto Draghi UE che parla proprio di questo aspetto. Alla base del rapporto vi è l’aspetto di come l’AI permetterà di migliorare la progettazione delle auto, con le stime di mercato che parlano di investimenti per circa 13 milioni di Dollari, dunque poco più di 12,5 milioni di Euro.
Il rapporto dimostra come sia possibile ottimizzare i percorsi e inoltre sarà un determinante passaggio per la decarbonizzazione del settore. Draghi sottolinea però come l’industria europea sia statica e produce un circolo vizioso con bassa produzione e bassa innovazione. Il rapporto infine si concluse spiegando come la transizione verso le sole auto elettriche, al momento è bloccato dalla mancata interoperabiltà delle infrastrutture, ovvero la mancanza di interazione tra reti diverse. Il lavoro da fare è ancora tantissimo, ma Draghi promuove l’Intelligenza Artificiale.