[galleria id=”38″]Il casco può salvare un vita.
Ma non sempre è facile capire il momento esatto per mandare il nostro casco in pensione oppure lasciare che continui la sua carriera proteggendo la testa in modo corretto.
Abbiamo trovato un utilissimo dispositivo che consente di individuare evetuali flaws del nostro casco e capire se sia ancora possibile utilizzarlo oppure no.
Il dispositivo in questione si chiama Shok-SpotR ha un bassissimo impatto visivo ma assicura un’ altissima funzionalità.
Le case costruttrici di caschi dichiarano che il casco venduto è un ottimo prodotto fino al primo impatto. Questo significa che dopo il primo impatto, più o meno forte, il casco che non presenti deformazioni evidenti dovrebbe essere rispedito alla casa costruttrice per verificare la sua eventuale “riusabilità” oppure il suo definitivo pensionamento.
I materiali con cui il casco è costruito, la shells e i materiali shock-absorbent in primis, sono altamente delicati e perdono velocemente le caratteristiche che garantiscono la completa efficienza e sicurezza del casco.
Un’ analisi visiva della shell del casco potrebbe non rivelare eventuali cricche non superficiali, mentre è sicuro che la stessa analisi non sia in grado di rivelare deformazioni e cedimenti dell’ imbottitura.
Prima di inviare il casco alla casa costruttrice per l’ ispezione, è possibile usare questo nuovo strumento creato da Yorba Safety Concepts, un’ azienda specializzata in dispositivi di sicurezza per piloti e per il mondo delle corse.
Shok-SpotR™ in questo caso, aiuta proprio i piloti e i centauri a capire se il proprio casco sia ancora utilizzabile dopo l’ urto oppure no.
Il dispositivo è stato concepito per individuare non solo i danni attribuibili ad un urto o impatto con il terreno, sia sulla shell che nell’ imbottitura, ma anche l’ usura a fatica, l’ erosione a causa di agenti chimici, la sicurezza del cinturino di sicurezza sotto il mento e danni da punta, ossia eventuali buchi o forature.
Per esempio, una lama particolarmete affilata potrebbe graffiare o bucare il casco. In questo caso il sensore di Shok-SpotR™ entrerebbe subito in azione. La casa assicura, ovviamente, che il sensore è in grado di determinare anche e soprattutto danni non così visibili.
Secondo noi, lo Shok-SpotR™ è utile soprattutto per verificare l’ usura del casco, i danni da agenti chimici e i danni del materiale shock-absorber.
Per tutto il resto… è la testa che ci salva.
(Cinture allacciate), Luci accese anche di giorno, e poi…? Il resto del motto di Nico Cereghini lo ricordate sicuramente anche voi!