Portare un bambino su una moto non è un gioco e le conseguenze di una cattiva condotta possono essere devastanti. Guardate cosa è accaduto a Barcellona.
Scene come quelle che vedrete in basso dovrebbero essere osservate con attenzione da tutti. Determinati comportamenti vanno smascherati e palesati sul web per non incappare nelle medesime stupide tentazioni. A bordo di un qualsiasi veicolo una cattiva condotta può determinare un episodio fatale. Nelle ultime ore la Polizia di Barcellona ha pubblicato un video che pare paradossale.
La Polizia Urbana di Barcellona ha lanciato unna registrazione di un motociclista incosciente insieme ad un bambino. Non solo non avevano il casco ma l’uomo usava uno smartphone nel tentativo, probabilmente, di filmare quello che potrebbe essere suo figlio. Inoltre il genitore ha staccato le mani dal manubrio per lasciare il bambino in balia della guida del mezzo. L’uomo è stato perseguito dopo l’episodio e arrestato dagli agenti di polizia.
Secondo le informazioni rilasciate su Solomoto l’uomo sarebbe stato sotto l’influenza dell’alcol, mentre metteva in atto l’azione folle. Purtroppo un numero crescente di centauri non sembra consapevole dei rischi di una guida sconsiderata. Viaggiare con un minore in scooter senza casco è già un chiaro segnale di mancato rispetto delle regole della strada, ma questo insieme di azioni tutte insieme avrebbe potuto generare una tragedia.
Si è appurato, inoltre, che su una strada molto trafficata del capoluogo catalano il conducente aveva ottenuto il mezzo a noleggio. Non che cambi la sostanza ma è ancor più incosciente il gesto. Yego, la società di noleggio che opera a Barcellona, sta valutando la possibilità di denunciare il protagonista di questa assurda vicenda. La Guàrdia Urbana Barcelona ha deciso, con il video in alto, di mettere in mostra l’azione contraria a qualsiasi Codice della Strada.
La società di rent Yego, infatti, sta analizzando come l’autista abbia potuto noleggiare uno dei suoi scooter senza rispettare nessuno dei protocolli di sicurezza con cui opera l’azienda. La responsabilità in questi casi ricade tutta sul singolo.
Non è normale che il genitore possa aver avuto, però, la possibilità di montare in sella senza nemmeno i caschi. Per fortuna la storia si concluderà in un’aula di tribunale e non in una di ospedale o, peggio ancora, in un obitorio. Il rischio è stato alto e non è nemmeno la prima volta che vi raccontiamo di stupide bravate finite in tragedia. Ecco cosa fare in caso di crash in moto.