Chi l’avrebbe mai detto che dal Taiwan sarebbe arrivata una sfida così audace al re degli scooter? Un nuovo maxi scooter sta facendo parlare di sé, e non solo per il prezzo che fa strabuzzare gli occhi.
Il mondo degli scooter di lusso sembrava cristallizzato, con il T-Max a fare da padrone indiscusso. Ma come spesso accade, le sorprese più grandi arrivano quando meno te lo aspetti. Come un fulmine a ciel sereno, ecco spuntare il Maxsym TL 508, che si presenta sul mercato italiano con un prezzo sotto i 10.000 euro.
Una cifra che fa tremare i colossi del settore, abituati a listini ben più salati. Ma attenzione: qui non stiamo parlando di un prodotto al risparmio. Tutt’altro. Lo scooter impressione per la qualità dei materiali e dell’assemblaggio.
Quando la sostanza supera l’apparenza
Il bicilindrico taiwanese nasconde un cuore sorprendente. Appena si sale in sella, colpisce subito la sensazione di solidità. Il telaio a traliccio abbraccia un motore che sembra cucito su misura, mentre la forcella a steli rovesciati fa il suo dovere senza tentennamenti. Le sospensioni? Un piccolo capolavoro di equilibrio: sportive quanto basta per divertirsi, ma mai troppo rigide da far rimpiangere il divano di casa.
In città si muove come un gatto tra i vicoli. Il peso c’è, inutile negarlo, ma sparisce come per magia appena si inizia a guidare. Il motore risponde con uno scatto felino quando si apre il gas, mentre i freni – con tanto di pinze radiali – mordono l’asfalto con decisione. La vera sorpresa arriva in autostrada: a 130 all’ora fila via liscio come l’olio, protetto da uno scudo generoso e un parabrezza che, seppur regolabile solo a mano, fa egregiamente il suo lavoro.
La dotazione tecnica non lascia a desiderare: controllo di trazione, fari LED, accensione keyless. Sotto la sella c’è spazio in abbondanza, mentre nel retroscudo due vani portaoggetti – uno con presa USB – accolgono gli effetti personali. La strumentazione TFT a colori è chiara e intuitiva, anche se manca la connessione al telefono. Un piccolo neo in un quadro altrimenti completo.
Ma è nell’uso quotidiano che questo scooter mostra il suo vero carattere. La sella, posizionata a 80 centimetri da terra, accoglie pilota e passeggero con generosità. Il supporto lombare è una benedizione nei tragitti più lunghi, mentre le pedane – un po’ strette solo alle estremità – offrono spazio a sufficienza per gambe e piedi. Il tunnel centrale, che potrebbe sembrare ingombrante, diventa un alleato prezioso quando si vuole guidare con più brio.
I consumi? In città si viaggia sereni, mentre in autostrada il bicilindrico chiede la sua dose extra di carburante. Ma con un’autonomia che sfiora i 250 chilometri, le soste al distributore non saranno poi così frequenti. E quando si tratta di parcheggiare, il cavalletto laterale con freno di stazionamento automatico è una di quelle piccole genialate che fanno la differenza nella vita di tutti i giorni.