A volte non è tanto l’acquisto della moto a ripulirvi da tutto il denaro che avete quanto quello che succede dopo. Ecco cosa devi monitorare con attenzione.
Se pensate che dopo aver acquistato una motocicletta le spese siano finite qui, vi sbagliate di grosso sfortunatamente: comprare la vostra due ruote è solo il primo passo in una lunga serie di spese che includono il Bollo, l’assicurazione, il passaggio di proprietà nel caso di un modello usato e molto altro.
Ovviamente non finisce qui: cosa dire dei componenti e degli interventi di manutenzione che inevitabilmente un motociclista deve affrontare dopo aver percorso un certo numero di chilometri? Anche se molti interventi si possono fare da soli se si è un minimo esperti in materia, ci sono comunque dei costi da affrontare che includono i seguenti.
Stiamo parlando dell’acquisto di componenti di ricambio per la vostra motocicletta: nel caso si sia rotto qualcosa, che parliamo di una marmitta, un pistone o uno pneumatico ci sono sempre dei costi da affrontare che variano di produttore in produttore e come spiega un intervento di un esperto intervistato da In Moto non sempre sono a buon mercato.
Devi spendere parecchio
Secondo un meccanico che preferisce rimanere anonimo per non avere ripercussioni sul proprio lavoro, esistono dei veri accordi tra le case costruttrici, fornitori di ricambi e le persone che lavorano in questo settore che dipendono molto dal peso del marchio sul mercato. Un brand più famoso e ricercato avrà un potere contrattuale maggiore e potrà quindi chiedere più soldi.
Ma non si tratta solo di puro marketing: “Va detto che ovviamente molto dipende dalla disponibilità in stock dei componenti e soprattutto, da quanto costa mantenere il magazzino dove sono conservati i pezzi in attesa di essere venduti”. Anche nel mantenere dei componenti insomma ci sono dei costi da affrontare che le case produttrici non possono ignorare quando uno specialista viene a chiedere loro conto.
Ma quali sono allora le case produttrici che costano di più in quanto fornitura dei componenti? Presto detto, Harley Davidson è al primo posto seguita dalle italiane Aprilia e Ducati. Molto onerose anche Triumph, BMW e KTM mentre le case nipponiche come Suzuki, Yamaha e Kawasaki sono mediamente meno costose. Insomma, quando comprate una motocicletta, pensate anche a quanto potreste andare a pagare dei ricambi. Non si sa mai.