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Scooter e moto in Italia, buone notizie per tutti: la manna ora è ufficiale

Finalmente una bella notizia per chi si muove su due ruote: il nuovo Codice della Strada porta cambiamenti che faranno felici migliaia di motociclisti italiani.

Era ora. Come quando si aspetta troppo tempo un regalo e alla fine arriva proprio quello che si desiderava. Il nuovo Codice della Strada è stato approvato dal Senato e porta con sé novità che cambieranno la vita di chi usa moto e scooter. Non sono modifiche da poco, ma un vero regalo per chi ogni giorno sceglie le due ruote per muoversi.

Due ruote nuovo codice nextmoto.it

La strada è sempre stata un po’ matrigna con i motociclisti, spesso dimenticati tra un’auto e l’altra. Ma adesso qualcosa sta cambiando, e in meglio. L’Italia si sveglia e si accorge che le due ruote non sono solo un passatempo per appassionati, ma un modo intelligente e pratico di spostarsi. Un cambiamento che arriva proprio mentre le nostre città cercano soluzioni per alleggerire il traffico e l’inquinamento.

Un nuovo capitolo per le due ruote

La vera svolta sta nel riconoscimento dei motociclisti come utenti vulnerabili della strada. Sembra una formalità, ma non lo è. È come quando finalmente ti danno ascolto dopo anni che alzi la mano. Questo cambierà tutto: le strade dovranno essere pensate anche per chi va in moto, con guard-rail più sicuri e asfalto curato come si deve. Niente più buche traditrici o segnaletica che ignora chi viaggia su due ruote.

Piacere a due ruote, diventa più facile nextmoto.it

E poi c’è il regalo più atteso dai giovani motociclisti: via libera in autostrada e tangenziale per i 125cc e le moto elettriche da 6 kW. Una liberazione per chi usa questi mezzi per andare al lavoro o all’università. Fino a ieri dovevi fare giri assurdi per evitare questi tratti, ora puoi finalmente scegliere la strada più diretta. Come gli altri paesi europei, del resto. Era ora di mettersi al passo.

Per i ciclisti invece è arrivata una buona notizia al contrario: niente targhe e assicurazioni obbligatorie. Una proposta che avrebbe dato il colpo di grazia a un settore che già fatica a pedalare controvento. Il buon senso ha prevalso, e le biciclette potranno continuare a essere quello che sono: mezzi semplici per muoversi in libertà.

Confindustria ANCMA festeggia, e ha ragione. Il suo presidente Roman parla di “passo in avanti”, ma è più di questo. È un salto di qualità nella considerazione delle due ruote. Non più parenti poveri della mobilità, ma protagonisti di un cambiamento necessario. La collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana ha dato i suoi frutti, dimostrando che quando si lavora insieme i risultati arrivano.

Le strade italiane stanno cambiando pelle, come un serpente che si rinnova. E questa volta il cambiamento ha il profumo della libertà, quella che solo chi va in moto può capire davvero. Una libertà più sicura, più rispettata, più moderna. Come una strada appena asfaltata che ti invita a viaggiare.