Oggi vi parliamo di uno scooter che può davvero cambiare il settore, e che ha una novità senza precedenti. Tutti i dettagli.
Il mondo degli scooter è in fermento per le tante novità che stanno arrivando in questo periodo dell’anno, in un settore che ha conosciuto un’impennata sotto il profilo delle vendite in Italia. Sul fronte delle statistiche, ad aprile in Italia sono stati venduti oltre 40.000 mezzi a motore a due ruote, e la gran parte sono proprio scooter, a conferma di quanto ci sia bisogno di questi modelli per affrontare nel modo più comodo possibile il traffico cittadino.
Ebbene, anche nel mondo degli scooter può esserci innovazione, con i costruttori che tentano in tutti i modi di prendere un vantaggio tecnico sulla concorrenza.
Nelle prossime righe, vi parleremo della grande novità introdotta da SYM su un proprio gioiellino, che ora è pronto per sfidare le altre al tavolo dei grandi. Siamo certi che non vi pentirete di acquistare questo piccolo grande mezzo rivoluzionario, che ha già fatto parlare tanto di sé in questi mesi.
Dall’Asia avanzano un gran numero di nuovi marchi, e SYM è ormai una certezza, che produce scooter e moto molto amate anche in Italia. Ebbene, l’ultima novità si chiama DRGBT, svelato all’EICMA di Milano lo scorso novembre. Il modello, come detto, ha avuto in Italia il proprio battesimo del fuoco, suscitando subito la curiosità dei clienti e degli esperti del settore, e proprio nel corso del mese di maggio ha fatto il debutto sul mercato a Taiwan.
Ma cos’ha di così speciale? Si tratta del primo scooter dotato di un sistema di distribuzione variabile, ed a spingerlo troviamo un motore a quattro tempi, monocilindrico e da 158 cc di cilindrata. Si tratta di un motore ad alta compressione che ha una potenza massima di 16 cavalli, ed il sistema sopracitato consente di avere dei risparmi notevoli sotto il punto di vista dei consumi, cosa che in città fa una grande differenza.
SYM assicura consumi medi pari a 2,3 litri ogni 100 km, ed il sistema ad avviamento automatico ed arresto, che spegne il motore quando ci si ferma, fa la differenza nel risparmio di carburante. Il prezzo è di circa 3.400 euro e si prevede che arriverà in Europa attorno al 2025, per cui, c’è ancora qualche altro mese da attendere. Di certo, farà saltare il banco.