La nuova maxi-enduro cancella la R1300 GS. Scacco matto alla BMW. Adesso è lei la nuova regina.
Prendi una moto e trattala male parafrasando Marco Ferradini nella sua canzone Teorema. Effettivamente la nuova maxi-enduro di cui parleremo a breve è una di quelle moto che si possono maltrattare senza remore e senza paura di un calo di prestazioni. Se dunque finora il riferimento di categoria è stata la BMW R1300 GS, la novità appena uscita metterà a dura prova la supremazia della tedesca.
In barba al momento di difficoltà economica che sta attraversando l’azienda e all’ampio debito accumulato dalla stessa che si aggira sui 3 miliardi di euro, con conseguente rischio lavoro per migliaia di dipendenti, l’ultima nata è davvero portentosa e capace di muoversi senza difficoltà sui fondi sterrati come vuole la tradizione del marchio. Rinnovata nella ciclistica, quanto nel design, nell’elettronica e nel motore, lo storico modello nella sua nuova versione si prepara a fare il botto.
Malgrado nello sport non se la stia passando tanto male, KTM sta vivendo una fase davvero complessa sotto il profilo finanziario come abbiamo accennato, eppure questo trambusto dagli esiti incerti non gli ha impedito di dare vita ad una moto da enduro di alto livello. La nuova 1390 Super Adventure R si appresta a conquistare i fanatici della terra. Rivista nell’estetica presenta un faro moderno e un parabrezza accorciato che nasconde il display verticale da 8 pollici.
Altra chicca sono le barre paratelaio, ma il vero gioiello però è il motore. Passato da 1.301 a 1.350 cc è ora in grado di esprimere fino a 173 cv e 145 Nm di coppia massima a 8mila giri. Sotto il profilo dell’erogazione grazie alla fasatura variabile Camshift anche ai bassi regimi si riesce a guidarla bene, senza tralasciare il beneficio in fatto di consumi ed emissioni nocive per merito dei due profili diversi delle camme.
Guardando al telaio ora è più rigido e le sospensioni sono diventate meccaniche, mentre la forcella WP Xplor da 48 mm garantisce un’escursione di 220 mm sia davanti, sia dietro. A proposito di ruote, il cerchio anteriore a raggi è da 21 pollici, mentre quello posteriore si ferma a 18; l’impianto frenante è targato Brembo con dischi da 320 mm e pinze monoblocco Stylema. In arrivo in Italia ancora non si sa quando, dovrebbe costare più dei 22.480 euro dell’edizione precedente.