Sapevate qual è la velocità di punta che può raggiungere una SBK e qual è la sua potenza? La risposta vi lascerà senza dubbio di stucco.
Ormai sono pochi coloro che ritengono la SBK come la Serie B del motociclismo. Le moto di serie infatti stanno mettendosi in mostra in questi anni con dei mezzi davvero straordinari e con delle gare al cardiopalma.
Il 2023 non verrà però ricordato come il Mondiale più combattuto, perché Alvaro Bautista e la sua Ducati hanno imposto ormai un ritmo che è insostenibile per la concorrenza. 15 gare in cinque weekend e ben 14 trionfi del campione in carica che è davvero un passo dal secondo titolo iridato.
Anche nell’ultimo weekend di gara a Misano Adriatico, nonostante l’alluvione che ha colpito la Romagna, il richiamo della Superbike è stato tale da convogliare sugli spalti la bellezza di ben 70 mila spettatori. L’evento piace e fa divertire, nonostante la potenza non sia quella delle MotoGP.
Cerchiamo allora di capire quali sono i meriti della SBK di questi anni e come hanno fatto le moto a diventare così apprezzate in giro per il mondo. I miglioramenti riguardo alla potenza e alle prestazioni di sicuro vi stupiranno.
SBK da oltre 300 km/h: la potenza di queste moto
Prima di tutto ricordiamo come le moto da Superbike devono avere delle caratteristiche specifiche. Sono delle moto di serie, dunque che possono essere vendute al pubblico, che devono essere progettate inizialmente per almeno 125 moto che poi diventano 250 per le SBK che hanno già partecipato, o che stanno partecipando, al Mondiale.
Non si può nemmeno creare una supermoto per poi sfruttarla unicamente per le gare, infatti il prezzo di vendita fino al 2022 non doveva essere superiore ai 40 mila Euro. La Ducati Panigale V4 2023 era presente però a 43.900 Euro e la Federazione ha deciso di alzare il limite di spesa, spiegando come i prezzi siano aumentati drasticamente dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Ciò che è stato migliorato negli anni è anche il motore di queste SBK, con le Scuderie che hanno due opzioni. Da un lato c’è la possibilità di utilizzare un quattro cilindri da 1000 di cilindrata oppure si può virare su un bicilindrico da 1200 di cilindrata. Anche in SBK vi è l’obbligo di utilizzare un’unica marca di pneumatici, con la Pirelli che riforniscono il Mondiale ininterrottamente dal 2004.
La potenza dettata dai cavalli è variabile, ma si passa indicativamente dai 230 ai 250. Questo permette così a queste moto di poter arrivare a una velocità di punta che tocca anche i 330 km/h. Il record assoluto di velocità lo stampò nel 2012 Tom Sykes, quando a Monza arrivò fino a 339,5 km/h.
Dunque la SBK in questi ultimi anni ha dato vita a una serie di migliorie delle proprie moto che sono evidenti e costanti nel tempo. La Superbike sta vivendo un periodo d’oro nella propria storia e chissà quali saranno i cambiamenti che avverranno in futuro.