Marc Marquez, un ex collega dice la sua sul campionissimo iberico che non gareggerà nel prossimo GP di Austin
La pausa per le feste di Pasqua è stata breve e il Motomondiale è già pronto per ripartire ancora una volta lontano dall’Europa. Il weekend dal 14 al 16 aprile sarà quello del GP delle Americhe ad Austin, pista sulla quale Marc Marquez ha sempre fatto la voce del padrone con sette vittorie in MotoGP.
Anche per questo motivo non può che essere un rimpianto per il campionissimo spagnolo l’assenza nel prossimo weekend. Sembrava tutto per il suo ritorno in pista poi l’improvvisa decisione arrivata martedì sera con la quale Marquez ha comunicato il suo forfait per Austin.
Evidentemente la lesione al pollice che si è procurato nell’incidente con Oliveira a Portimao non è guarita e Marc non vuole correre nessun rischio. Al suo posto correrà Bradl mentre Joan Mir, assente in Argentina, tornerà in pista sulla seconda Honda HRC. Sarà assente a Austin anche Enea Bastianini che non ha recuperato dall’infortunio alla spalla subito dopo la caduta a Portimao scaturita da uno scontro con Luca Marini.
Colpo di scena Marquez, c’è attesa per la decisione finale dei giudici
In attesa di capire quando Marquez potrebbe tornare in pista, sul pilota Honda pende sempre la penalità da scontare dopo lo scontro con Oliveira avvenuto La storia ormai è nota a tutti e non stiamo qui a ricordarla molto. Giustamente è stato sanzionato dai commissari con un doppio Long Lap Penalty da scontare in gara. Poi però l’errore di chi giudica, che ha redatto un documento sbagliato e corretto soltanto ore dopo, ha combinato un altro pasticcio e permesso al Team Honda HRC di fare appello.
Per questo è ancira attesa la decisione della Commissione d’Appello che a questo punto sarà effettiva dal prossimo GP a Jerez. Ma nell’ambiente del Motomondiale, anche in quelli che non ne fanno più parte, c’è l’opinione che Marc vincerà l’appello e non dovrà scontare nulla nonostante sia evidentemente colpevole.
Questa è anche l’idea di chi conosce bene sia l’ambiente della MotoGP che Marc Marquez per essere stato anche suo compagno di squadra. Jorge Lorenzo, intervistato dalla radio spagnola Cadena SER ha spiegato che secondo lui non ci sono dubbi che vincerà l’appello anche se non sa sia sia la decisione più giusta.
Ma ha messo anche l’accento su quello che sono diventate oggi le gare di MotoGP, soprattutto le Sprint Race. Prove corte, quindi c’è grandissima lotta fin dal primo giro e questo comporta anche un maggiore aumento dei rischi perché troppi piloti vogliono dare battaglia.
Marquez lo ha sempre fatto, ma almeno aveva una condizione fisica e una Honda che lo supportavano mentre adesso è diverso. “Quando è solo lui il pilota coinvolto, le conseguenze sono solo per il suo fisico. Ma se coinvolge altri piloti allora, in quelle occasioni che la Direzione Gara deve intervenire con fermezza per difendere i piloti, servono sanzioni dure. Ormai ha 30 anni e non cambierà”.
Questo non cambia nulla nel suo giudizio sul campione che ha sempre gareggiato così. Il problema in questo momento è una Honda non all’altezza delle sue aspettative. Forse in futuro sarà diverso, ma Marc non può permettersi di aspettare.