Creando una motocicletta elettrica come questa, un marchio europeo quasi sconosciuto ma di cui sicuramente sentiremo un gran bene nei prossimi anni ha ideato qualcosa di geniale. Da adesso possiamo dire addio a dei componenti che ci sentivamo obbligati a montare sulle motociclette.
Il modo in cui pensiamo alla motocicletta cambierà radicalmente nei prossimi anni, ne siamo sicuri: lo sappiamo soprattutto grazie a questo ingegnere finlandese che ha lanciato un importantissimo input per la costruzione di veicoli a due ruote davvero molto differenti da quelli che abbiamo visto fino ad oggi sul mercato.
Come la fanno
Se doveste costruire una motocicletta partendo solo dai componenti fondamentali, quali vi servirebbero? Sicuramente pneumatici, manubrio e motore. Ok, ma dopo? Sapete più o meno quali sono i componenti più importanti perchè tutto funzioni correttamente e perchè la potenza venga trasmessa alla ruota posteriore per fare un esempio?
Uno dei sistemi più noti per avviare una due ruote noti a tutti i biker del mondo è la classica trasmissione a catena, qualcosa di molto simile a ciò che troviamo sulle biciclette e che incontra un certo attrito, cosa che rende necessari motori sempre più potenti per le due ruote più ingombranti e pesanti. Ma forse, in futuro non sarà più così.
Ce ne sbarazzeremo
Finalmente potremmo aver risolto l’annoso problema di questi componenti che sono sempre tra i primi ad usurarsi su una motocicletta che non viene usata da un bel po’ di tempo o che viene utilizzata troppo e comincia a mostrare un discreto livello di danni ai propri componenti.
Tutto questo grazie a Verge ovvero una ambiziosa – quanto sconosciuta – azienda finlandese che stando alle ultime notizie che trapelano dalla ditta europea avrebbe sperimentato un modello di motocicletta totalmente priva di emissioni…ma soprattutto di catena ed ingranaggi che diventano quindi obsoleti. Vediamo come funziona e quanto costa.
Potenza locale
Il design della Verge TS farebbe alzare un sopracciglio a qualsiasi meccanico o motociclista del mondo: la due ruote infatti non ha niente del genere, niente trasmissione a catena, niente ingranaggi, niente parti meccaniche mobili che contribuiscono a trasmetter la potenza alle ruote e in particolare modo alla ruota posteriore. Ma come è possibile tutto ciò?
La magia non c’entra niente, tutto deriva da un’idea fuori dagli schemi: “Volevano creare una cosa nuova, qualcosa di mai visto prima nel mondo della motocicletta. Così abbiamo fuso motore e pneumatici” spiega Spencer Cutlan, responsabile della pubblicità della Verge che ha lanciato una vera rivoluzione sul mondo delle motociclette civili.
Come funziona tutto
Dopo essere comparsa per la prima volta in pubblico all’EICMA del 2019, la Verge finlandese ha iniziato seriamente a fare la parte del leone nel neonato settore delle motociclette elettriche proprio con prodotti come la TS che si propone come una delle due ruote più interessanti ed innovative dell’anno.
Alla motocicletta non serve nessuna cinghia di trasmissione per il semplice fatto che il motore è inserito direttamente nello pneumatico posteriore che sembra qualcosa uscito dal film fantascientifico Tron che aveva previsto tutto: “I nostri ingegneri ritenevano fosse il metodo più semplice per aumentare il grip della ruota posteriore riducendo la perdita di potenza per attrito dal motore al retro della due ruote”, spiega il marketing manager dell’azienda.
La casa programma di iniziare presto la produzione della TS con un ritmo di 150 esemplari l’anno, per cominciare. Per quanto riguarda la manutenzione e la sicurezza, state pure tranquilli, il motore elettrico posteriore è raffreddato mediante un sistema strutturale molto complesso ma alla portata di qualsiasi meccanico che sa smanettare con l’elettrico. Sarà questo il futuro? Davvero molto probabile.