In casa Honda si corre ai ripari alla ricerca di nuovi componenti tecnici che possano fare la differenza. Ecco la novità rivoluzionaria.
Honda è stanca di non essere protagonista in pista, come d’abitudine, e ha bisogno di elaborare nuove soluzioni tecniche strabilianti per fronteggiare una concorrenza spietata. I risultati ottenuti nella classe regina del Motomondiale e in Superbike hanno delle ricadute anche per quanto concerne i prodotti stradali.
I fatturati del brand dell’ala dorata continuano ad essere da capogiro, ma di fatto le delusioni degli ultimi anni in MotoGP hanno portato i tecnici a concepire un nuovo approccio. L’addio di Marc Marquez, dopo 11 anni in HRC, ha rappresentato un durissimo colpo. La squadra giapponese ha chiuso all’ultimo posto della graduatoria costruttori per il secondo anno di fila in top class. C’è l’assoluta necessità di sviluppare nuove idee che possano porre rimedio all’avanzare di Ducati, ma anche di Aprilia, KTM e tanti altri brand che stanno nascendo nel Paese del Dragone Rosso.
I competitor stanno rubando clientela, sebbene la qualità e l’affidabilità dei motori Honda è cosa nota e garantita. Il brand, infatti, è al top anche in Formula 1, grazie alla collaborazione proficua con il team Red Bull Racing. Se da una parte i risultati nella massima categoria del Motorsport possono avere dei risvolti positivi per l’industria dell’Automotive, in tema di due ruote la Honda vuole continuare ad avere un ruolo di primissimo piano.
I tecnici italiani hanno, seriamente, messo in crisi i brand nipponici. Yamaha, Suzuki, Kawasaki, oltre alla Honda hanno dovuto ammirare i successi del marchio emiliano, soprattutto grazie ad innovazioni che sembrano aver creato un gap molto ampio. Recuperare il terreno perduto non è impossibile, ma c’è necessità di riconcepire, radicalmente, il concetto stesso aerodinamico dei bolidi da corsa.
Le nuove soluzioni della Honda
Nelle scorse settimane è stata presentata la versione 2024 della CBR1000 RR-R Fireblade. Si tratta del top di gamma. Un bolide in grado di superare i 300 km/h, grazie a 200 cavalli. Nonostante sia la versione più estrema e brutale della Honda se paragonata ad una Panigale appare un passo indietro. Per fronteggiare il dominio tecnico della casa di Borgo Panigale, i tecnici giapponesi hanno promosso una richiesta di brevetto che, da alcuni disegni, ha palesato un nuovo modo di concepire l’aerodinamica.
Per raggiungere prestazioni più elevate gli ingegneri del marchio dell’ala dorata vorrebbero sostituire le alette applicate esternamente sulla carena per promuovere un’aerodinamica meno appariscente ma più efficiente. Andrebbe riconcepita la parte frontale della stradale, sfruttando così un nuovo coefficiente aerodinamico e portando una riduzione del drag. Dai primi bozzetti c’è una attenzione specifica alla sezione alare all’interno del condotto. Una nuova concezione di prese d’aria che si aprono soltanto quando necessarie.
Con l’aumento del carico verticale si renderebbero opportune per produrre meno attrito e avere una migliore penetrazione aerodinamica delle prese d’aria innovative. Certe proposte potrebbe essere utili sia per lo sviluppo del bolide che poi gareggia in Superbike, ma un domani potrebbero esordire anche sui futuri modelli di MotoGP. I primi disegni sono stati elaborati sulla CBR1000 RR-R Fireblade e i fan sono già rimasti a bocca aperta. L’idea riporta alla mente la soluzione dell’F-Duct dell’Aprilia in top class.