La casa dell’Elica si dimostra all’avanguardia dal punto di vista tecnico per le due ruote del presente ma soprattutto del futuro.
L’universo motociclistico è in costante aggiornamento alla ricerca degli elementi che possano migliorare sia l’estetica che l’ergonomia delle due ruote del presente e del futuro. Le case prendono spunto da quanto si vede sui campi di gara dove si possono implementare nuove tecnologie purché si rispetti il regolamento tecnico di quella determinata competizione. Il know-how delle corse permette di avere un banco di prova costante, se le novità migliorano le prestazioni di una moto vuol dire che anche nell’ottica degli esemplari di serie si riveleranno utili.
Di conseguenza le moto da corsa sono un cantiere aperto e gli ingegneri possono mettere a frutto le loro conoscenze e la loro inventiva per provare cose nuove. Naturalmente i limiti in pista possono essere superati al contrario della strada dove quando una moto riceve una delibera non si possono cambiare troppi elementi. Il vantaggio delle stradali è che, basandosi sui prototipi, ciò che si va ad ottenere è un prodotto quasi perfetto frutto di mesi e mesi di prove. Gli appassionati quando provano moto derivate da ricerche di questo tipo se ne rendono conto.
Le moto da corsa, in particolare quella della MotoGP, hanno mostrato da diversi anni di essere dotate di appendici aerodinamiche, definite come ali, utili per il flusso aerodinamico in rettilineo per non far impennare la moto facendo abbassare la parte anteriore. Al momento questa tecnologia non è stata adottata dalle moto di serie perché il regolamento del massimo campionato mondiale non prevede l’utilizzo di ali flessibili, esse devono restare fisse. Un peccato dato che alcune case potrebbero inserirle nelle nuove versioni dei loro modelli di punta.
La casa di Monaco di Baviera sta studiando l’implementazione dell’aerodinamica attiva per la sua prossima moto da Superbike. Il regolamento del campionato prevede che ogni intervento per gli esemplari da competizione debba poi essere trasferito sulla versione di serie.
Le ali studiate da BMW si applicherebbero a cerniera permettendo di restare dritte anche a moto inclinata. Il sistema potrebbe sfruttare la forza di gravità così come essere comandato elettronicamente, al momento non si hanno notizie certe in merito. BMW ha tutto il tempo di studiarlo e di metterlo a punto per la moto da gara della prossima stagione dato che il modello 2024 della S100RR è già stato presentato.
Chissà che non possa figurare sul modello 2025. L’attesa per questa possibilità andrà a salire nei prossimi mesi con la speranza che si tramuti in realtà.