Incredibile pensare come una motocicletta con tutti questi anni sul groppone che ha letteralmente attraversato una guerra sia arrivata in condizioni perfette fino ai giorni nostri. Tutto è pronto per l’asta, resta solo da capire quanto dovranno alleggerire i loro portafogli gli appassionati che intendono portarsela a casa.
Comprare una motocicletta d’epoca è un hobby interessante che molte persone portano avanti con piacere anche se certe volte può diventare davvero costoso. Per avere tra le mani un mezzo simile prodotto da una leggenda del settore come BMW un collezionista dovrebbe averne di denaro da parte da sborsare.
Con un nome che in italiano risulta un vero scioglilingua – se non siete tedeschi pronunciare Bayerische Motoren Werke tutto d’un fiato potrebbe costarvi un attacco d’asma – è una vera fortuna che la Fabbrica Bavarese di Automobili sia nota al secolo semplicemente come BMW, un brand fortunato quanto antico che di recente ha raggiunto un compleanno molto interessante.
La casa bavarese festeggerà quest’anno il centesimo anniversario del suo ingresso nel mondo delle motociclette, avvenuto per l’appunto nel 1923, un periodo in cui questi mezzi stavano iniziando a diventare più simili alle due ruote che guidiamo oggi rispetto alle biciclette con un motore imbullonato sopra che potevano sembrare ai loro albori. Ne ha fatta di strada il marchio.
Conosciute con la denominazione R seguita da una cifra le motociclette del brand bavarese sono state cruciali per lo sviluppo della vendita di questo tipo di mezzo in Europa ma sono anche legate ad un brutto ricordo storico che tutti noi portiamo ancora addosso pur non avendolo vissuto direttamente ma solo tramite racconti e testimonianze.
Come tutte le altre aziende europee coinvolte nel conflitto, anche la casa BMW produsse molti equipaggiamenti destinati alla guerra e in particolare alla Wermacht nazista che fece largo uso di motori BMW per caccia ma soprattutto di motociclette come la famosissima R75, un sidecar da ricognizione che nella Seconda Guerra Mondiale aiuto non poco i nazisti nelle campagne vittoriose di inizio guerra. Ma ben prima di lei, la casa aveva presentato qualcosa di molto più interessante.
Esposta al pubblico per la prima volta nel 1935, in un periodo quindi molto brutto per la Germania stessa, la BMW R12 derivava direttamente dalla R7, una concept bike mai prodotta in serie che avrebbe dettato la linea di produzione del marchio per gli anni a seguire. La R12 aveva uno stile estetico inconfondibile pregno dei canoni dell’Art Deco, corrente espressionista molto in voga negli anni trenta del secolo scorso.
Dotata di un motore a quattro tempi da 735cc di cilindrata alimentato a benzina, la popolare moto R12 venne costruita in ben 36.008 unità prima che nel 1942 la produzione del brand bavarese venisse completamente dirottata verso il settore bellico dato che la guerra si stava mettendo decisamente male. Alcuni esemplari finirono per servire l’esercito ma la maggior parte sono stati introdotti sul mercato civile per scopi meno bellicosi.
Quanto può valere una BMW R12 perfettamente conservata al giorno d’oggi? Gli esemplari in circolazione non sono pochi ma considerando che parliamo di un mezzo con quasi un secolo di età, esemplari come quello in fotografia in vendita su Mecum possono arrivare a costare fino a 16.000 Euro e siamo sicuri che l’asta per la due ruote che si terrà addirittura a Las Vegas non sarà facile per i collezionisti.