La decisione del marchio giapponese di tornare alle origini è rivoluzionaria. La stavano aspettando tutti i motociclisti.
Per i puristi del settore, gli anni ’80 e ’90 sono stati fra i migliori di sempre e ritornare a quell’epoca non può che essere garanzia di assoluto successo. Lo ha ben compreso un marchio giapponese, deciso a rivoluzionare il comparto ma non producendo solo motociclette all’avanguardia, bensì affidandosi anche alle gloriose origini.
Ci sono stati taluni modelli che proprio durante quegli anni hanno dominato sul mercato motociclistico, ma anche in varie competizioni. Mettere alcuni di essi nuovamente in produzione, vuol dire rimanere legati alle radici, proprio come tutti gli appassionati vorrebbero sempre fare e hanno sempre richiesto.
La decisione di Kawasaki di fare un passo in dietro, con prospettive future più che ambiziose, sembra quindi esser stata ben accolta. Ne stanno parlando davvero tutti e non potrebbe essere altrimenti, vista la portata della notizia.
Erano gli anni delle KX, 125, 250 e 500, le più temute in ogni tipo di competizione da motocross. Jeff Ward, Ron Lechien e Mike Kiedrowski sono solo alcuni dei piloti che hanno padroneggiato in pista grazie ai suddetti modelli di Kawasaki. La KX500 divenne una vera leggenda del settore, nel Campionato del Mondo Motocross degli anni ’90, invece, la KX250 fu esaltata dalle doti di Stefan Everts, Sebastien Torelli e James Stewart, campioni indiscussi.
C’era una caratteristica delle loro motociclette, avevano dei motori a 2 tempi, giacché Kawasaki puntava tantissimo su questo tipo di tecnologia negli anni ’90. Ciò non vuole affatto dire che i motori a 4 tempi erano messi in disparte, anzi. infatti, la GPZ900R, la ZXR750 e la KLX650 sono proprio l’emblema del successo di questi ultimi propulsori.
Dagli anni 2000, la produzione dei motori a 2 tempi è diminuita drasticamente, specie per via delle normative anti-inquinamento. Cionondimeno, però, alcune case hanno continuano a produrne, ma non Kawasaki, la quale interruppe la produzione di moto con questo tipo di motore con la KX125 del 2008 (Fonte: Motodacross.com), ma ha continuato a utilizzarlo sia per uso industriale che ricreativo.
Recentemente, però, sui canali social di Kawasaki è apparso un annuncio epocale e che ha fatto accapponare la pelle a tutti gli appassionati. Di fatto, è stato confermato il ritorno della produzione di moto da cross a 2 tempi. Le leggendarie KX a miscela, quindi, sono pronte a fare il loro glorioso ritorno sul palcoscenico mondiale. Sono note per la loro semplicità, erogazione esplosiva e leggerezza. Ovviamente, ci si aspetta nei prossimi giorni ulteriori dettagli in merito. Sicuramente, però, verranno prodotte nuove KX125 e 250 a 2 tempi o, magari, anche con cilindrate superiori.