Rincari auto e moto, interviene il Governo: dal 2025 dite addio a queste spese

Buone notizie per tutti gli automobilisti e motociclisti in Italia: dal prossimo anno dovrebbe arrivare uno stop ai rincari in questo ambito.

Possedere in Italia un’automobile o un ciclomotore è sicuramente una grande comodità. In primis per poter effettuare spostamenti in autonomia, quando si vuole e per qualsiasi direzione si desideri. Senza parlare di chi è letteralmente appassionato al mondo dei motori e dunque non vede l’ora di mettersi alla guida per un’esperienza sempre elettrizzante.

STOP AI RINCARI
Rincari auto e moto, interviene il Governo: dal 2025 dite addio a queste spese (Canva) – Nextmoto.it

Ma nel nostro paese mantenere un veicolo comporta molti oneri e costi. Infatti bisogna provvedere non soltanto al carburante ed alla manutenzione ordinaria, che rappresentano le spese basilari di ogni auto o moto. Ma vi sono numerose tasse che riguardano i motori: dalla polizza assicurativa al tanto odiato bollo fino ad arrivare a revisioni, tagliandi ed altre spese obbligatorie per legge.

Un’altra spese a cui sono costretti gli italiani per viaggiare riguarda i pedaggi autostradali. Infatti, su quasi tutta la rete autostradale presente sul territorio, è d’obbligo versare una tassa per la circolazione ai caselli di entrata o di uscita. Per fortuna arriva una buona notizia in vista del 2025, proprio riguardante il pedaggio, che limiterà le spese di automobilisti e motociclisti.

Pedaggi autostradali in aumento? Il Governo fa dietrofront

Nelle scorse settimane il Governo presieduto da Giorgia Meloni aveva lanciato un emendamento alla manovra economica, presentato precisamente venerdì 20 dicembre. In questa proposta era compresa non solo la proroga fino al 30 giugno 2024 per aggiornare i piani economico-finanziari delle concessioni autostradali, ma anche un rincaro dei costi del pedaggio.

Casello autostradale
Pedaggi autostradali in aumento? Il Governo fa dietrofront (Ansa foto) – Nextmoto.it

Una pessima notizia per tutti coloro che utilizzano spesso le autostrade e dunque sono costretti a pagare il pedaggio per accedervi. Ma fortunatamente è arrivato in queste ore un dietrofront da parte del Governo: ufficiale la decisione di ritirare il suddetto emendamento, che inizialmente aveva previsto l’aumento dell’1,8% dei costi al casello.

I pericoli rincari però per gli automobilisti ed i motociclisti non sono del tutto svaniti. Infatti c’è la questione delle Eurovignette che tiene ancora banco. Ovvero una normativa lanciata dalla Commissione Europea mirata ad uniformare le modalità di imposizione di pedaggi e vignette, così da poter recuperare i costi di gestione, manutenzione e progettazione delle infrastrutture stradali.

L’Italia è stata ripresa dalla Commissione per non aver ancora adempito a questa direttiva, assieme ad altri stati membri come Bulgaria, Grecia, Spagna, Lussemburgo, Malta, Polonia e Portogallo. Non è da escludere che in futuro la presenza delle Eurovignette potrebbe comportare ad un aumento dei costi del pedaggio, confermandosi a tutta la rete autostradale europea.

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