Non sarà più possibile fare benzina usando i contanti. Si accettano solo carte di credito: la decisione del governo
Sempre più persone scelgono di abbandonare i contanti per usare le carte di credito, prepagate o bancomat. Utilizzare metodi di pagamento digitali è certamente più pratico. Non si rischia infatti di perdere soldi per strada, come spesso avviene con i contanti, e non ci si deve preoccupare di dovere stare attenti al resto.
In caso di furto o smarrimento, inoltre, basterà bloccare la carta per mettere al sicuro i propri soldi, a differenza di quanto avviene con i soldi in carta, che qualora non venissero ritrovati andrebbero persi.
La maggiore comodità e sicurezza ha fatto si che il pagamento con carta venga sempre più utilizzato in Italia e all’estero, anche per via dell’incentivo dei vari governi. In questo modo infatti grazie ad una maggiore tracciabilità dei pagamenti è possibile contrastare in maniera più efficace l’evasione fiscale.
In molti si chiedono se arriverà il momento in cui i contanti spariranno totalmente dalla circolazione. Per i distributori di benzina quel giorno potrebbe essere arrivato prima del previsto. Almeno in una Nazione
Pagamento Benzina, niente più contanti
Basta contanti. Nelle pompe di benzina si potrà pagare solamente con carte di credito e bancomat. Non è il futuro, ma il presente dei cittadini di Cuba. La decisione del governo è ufficiale: dal prossimo mese di settembre non si potranno utilizzare banconote o monete per fare il pieno.
A spingere la drastica misura e a costringere il governo cubano a questa limitazione è stata la grave crisi di liquidità che stanno attraversando le banche del paese. Per questo si sta tentando, la dove possibile, di limitare l’utilizzo del contante. A partire proprio dai distributori e dalle stazioni di servizio.
L’uso delle banconote verrà cessato in maniera graduale, come fatto sapere dalla Cimex, che si occupa dell’esportazione e dell’importazione delle merci, oltre che del turismo e del settore bancario.
La decisione è stata accolta con non troppa felicità dai cittadini, che hanno prontamente fatto notare i limiti evidenti di questa manovra. In primis, il fatto che non tutti abbiano a disposizione una carta o un bancomat da potere utilizzare. Inoltre, il prevedibile aumento delle transazioni digitali potrebbe mandare in sovraccarico l’infrastruttura delle telecomunicazioni. Il sistema non sembra attrezzato per gestire la mole di operazioni che verrà innescata da questo processo di digitalizzazione.
I cittadini si sono scatenati sui diversi mezzi di comunicazione lamentando già ora malfunzionamenti. Dalla mancanza di pos in molte strutture ai problemi di connessione, i blackout e l’assenza della possibilità di pagare con il sistema digitale QR. Insomma, la decisione del governo sembre non aver preso in considerazione i limiti del paese.
In molti chiedono un rinvio o un annullamento della decisione. Il governo riuscirà a trovare un altro sistema per tamponare la crisi delle banche e allo stesso tempo ascoltare le richieste dei cittadini?