Riforma Codice della Strada: svolta clamorosa per l’uso di farmaci e stupefacenti

E’ arrivata una nuova disposizione che andrà a rivoluzionare, completamente, le multe per coloro che guidano sotto sostanze stupefacenti.

Il Cds, giustamente, è sempre più rigido. Vi basterà fare un giro al volante di un’auto e di una moto per capire che la situazione sulle strade italiane è totalmente fuori controllo. Il modo di guidare degli italiani è, probabilmente, unico al mondo o almeno in Europa. Non vi è il rispetto delle norme basi del Codice, ma allo stesso tempo non c’è nemmeno da colpevolizzare sempre il singolo. E’ l’intero sistema a fare acqua da tutte le parti.

Riforma Codice della Strada
Le novità del Cds (Adobe) Nextmoto.it

I ragazzi più giovani fanno un uso smodato di alcol e sostanze stupefacenti. Gli italiani in generale assumono tantissimi psicofarmaci. I numeri parlano chiaro e gli incidenti in aumento sono solo una ovvia conseguenza. Il Progetto di Legge di revisione del Codice della Strada, presentato alle Camere Senato, ha già fatto sorgere numerose polemiche. Si parla di uno sistema volto a cancellare il requisito dell’accertamento dello stato di alterazione, passando per l’alcolock, sino alla assimilazione delle sostanze stupefacenti e dei farmaci.

Le novità del Cds

Le novità dovranno essere approvate ma per comprendere al meglio il Dott. Elio Santangelo, dirigente medico presso la SC (UCO) Medicina Legale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, ai microfoni di Moto.it, ha spiegato: “Con la riforma del Codice della Strada attualmente in discussione, se il testo approvato dalla Camera dei Deputati sarà confermato, ai fini della contestazione della condotta di cui all’art. 187 sarà previsto come unico parametro l’accertamento della guida ‘dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope’“.

Riforma Codice della Strada
Test Alcol (Adobe) Nextmoto.it

Sostanzialmente si va ad eliminare la necessità di accertare dal punto di vista clinico la sussistenza o meno dello stato di alterazione psico-fisica del guidatore che, ad oggi, è l’elemento base per la configurazione della condotta di reato. “Va precisato che lo stato di alterazione deve risultare essere conseguente (in nesso di causa) all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, la cui ricerca dovrebbe essere eseguita su una idonea matrice biologica in grado, potenzialmente, di dare prova dell’attualità degli effetti sul guidatore“, ha aggiunto Elio Santangelo.

Se verrà confermato il testo in discussione, per configurare la condotta di reato sarà quindi sufficiente la sola dimostrazione della pregressa assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, tra le quali, è opportuno ricordare, sono ricomprese tanto sostanze illegali quanto sostanze lecitamente prescrivibili a fini terapeutici“, ha affermato l’esperto.

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