Il bambino in questa foto sognava di diventare un pilota MotoGp e di laurerarsi campione del mondo, oggi ha realizzato i suoi sogni: lo riconoscete?
Sono i primi anni 2000 quando questo piccolo centauro fa la sua comparsa nelle piste di tutto il mondo e comincia a far parlare di sé. In quegli anni era uno dei talenti più promettenti del motociclismo e di lì a poco sarebbe stato conosciuto come il most anticipated talent del motomondiale.
Prima del debutto in Moto3, infatti, il suo talento era tale da consentirgli di battere piloti più grandi e con maggiore esperienza. Quando lui era in pista nessuno riusciva a stargli dietro e per gli altri le gare cominciavano dal secondo posto in poi.
In questa foto d’epoca, pubblicata su Instagram da Carlo Pernat (manager di alcuni dei piloti che hanno fatto la storia del Motomondiale e attualmente di Enea Bastianini e Tony Arbolino), vediamo questo talentuoso pilota in giovanissima età insieme al padre e altre due persone di cui non conosciamo l’identità. Il bimbo poggia la mano sulla sua moto dell’epoca, segno inconfondibile che già allora il suo unico pensiero erano le motociclette e le competizioni. Siete riusciti già a capire di chi si tratta?
Quel bambino è uno dei piloti più forti al mondo
Come abbiamo anticipato sopra, il suo talento è cristallino sin da subito e nell’ambiente il suo nome comincia a circolare prima ancora che compia 10 anni. Il padre, di origini italiane ma emigrato all’estero, lo asseconda nella sua passione e gli dà tutti gli strumenti necessari per poter capitalizzare il suo talento. A 14 anni è già indemoniato ed imprendibile, tanto da dominare il Cev e da stracciare la concorrenza. L’anno dopo è ancora troppo piccolo per esordire nel mondiale e concorre nuovamente al Cev, confermando che tra i pari età non c’è competizione.
In quei due anni ottiene il soprannome di “El Diablo” (se non lo avevate capito prima adesso ve lo abbiamo praticamente detto) e a 15 anni fa il suo esordio in Moto3 con la Honda NSF250R. Su di lui ci sono grandissime aspettative, tutti lo indicano come erede di Rossi e Marquez, ma lui fatica ad ottenere risultati di rilievo. Nella prima stagione ottiene due secondi posti ma chiude il mondiale al 10°, cade spesso ed è scostante. Nella seconda fa addirittura peggio, non centrando mai il podio.
Nonostante un inizio carriera non proprio sfavillante, il talentuoso pilota di origini italiane passa in Moto2 nel 2017. La sua struttura fisica è più adatta alle moto più pesanti e tutti pensano che possa fare il salto di qualità in questa categoria. Il primo anno è di apprendistato, ma nel secondo è spesso tra i migliori in pista sia in prova che in gara. Ottiene la sua prima vittoria nel motomondiale e un secondo posto, ma mantiene la tendenza a rovinare tutto in gara.
Potrebbe sembrare che nonostante il talento non riesca ad emergere, ma nell’ambiente gode di grande considerazione e Yamaha punta su di lui nel 2019, decidendo di portarlo in MotoGp. Proprio nella classe regina mostra tutto il tuo potenziale e sin dal primo anno risulta competitivo, impensierendo in più di una occasione Marc Marquez e sfiorando la vittoria in cinque occasioni. Ovviamente stiamo parlando di Fabio Quartararo.
L’occasione sprecata e la vittoria del titolo mondiale nel 2021
Nel 2020 ha la grande chance di vincere il titolo, sia perché parte con due vittorie di fila sia perché il suo avversario principale si infortuna ed è costretto a saltare tutta la stagione. All’inizio sembra andare tutto per il meglio, ma a partire dalla seconda metà di stagione comincia ad avere risultati altalenanti e viene superato in classifica sia da Mir che dal compagno di marca Franco Morbidelli.
L’anno successivo Fabio è nettamente il più forte in pista e domina tutta la prima parte di stagione. Sul finale cala ancora di rendimento ma il vantaggio sull’arrembante Francesco Bagnaia è troppo per essere dilapidato e vince finalmente il titolo mondiale. Lo scorso anno ricordiamo tutti com’è andata: a causa delle magagne della Yamaha e del suo solito calo nella parte finale di stagione Fabio ha dilapidato un vantaggio di oltre 90 punti ed ha perso la chance di vincere il secondo titolo di fila.
Quest’anno sembra tutto in salita poiché pare che Yamaha non abbia risolto i problemi della passata stagione e che la Ducati sia decisamente la moto da battere. Ciò nonostante non è tutto detto, anche perché Pecco in questo inizio di stagione ha buttato via 45 punti in due gare per errori banali, trasformando quello che poteva essere un dominio in un inizio di stagione dolceamaro. In questa situazione Fabio potrebbe galleggiare e sperare in modifiche tecniche in corso d’opera che lo aiutino a tornare competitivo per la vittoria.