La moto più venduta sul mercato presenta un difetto pericoloso che può costarvi la vita. Il richiamo urgente.
E’ allarme al quartier generale di uno dei marchi più rinomati nel campo delle due e delle quattro ruote. Una delle sue moto di punta presenterebbe un difetto piuttosto importante che, se trascurato, potrebbe portare ad incidenti dall’esito grave. Va detto che non è la prima volta che questo modello si trova al centro di richiami. Già lo scorso anno era stato al centro dell’attenzione, ma in questa occasione la problematica denunciata è ancora più grave.
Tornando indietro di qualche mese al principio era stato un relais di avviamento a dare qualche problema, mentre successivamente alcuni proprietari si sono lamentati della chiusura delle valigie e addirittura del malfunzionamento dei comandi elettrici sul manubrio. Nulla in realtà di particolarmente preoccupante per il brand europeo, salvo poi, a 2025 appena cominciato, essere investito da un nuovo caso decisamente più pericoloso che di certo non fa partire bene il nuovo anno, seppure dai vertici si siano sbrigati a minimizzare.
Guai per BMW, sulla R 1300 GS il freno automatico si blocca
Stando a quanto riportato del magazine tedesco Motorrad il difetto al centro dell’ennesima indagine sulla famosa e apprezzatissima BMW R 1300 GS ci sarebbe l’impianto frenante. Nella fattispecie non sarebbe sufficiente la variazione di pressione dell’impianto idraulico tra il serbatoio di espansione, il pistone di comando e la pompa del freno anteriore. Il guaio è che più aumentano le temperature, dell’aria e interne al sistema, più la problematica si rende evidente.
Il difetto si palesa quanto il Riding Assistant interagisce con l’avviso di collisione frontale che è installato come optional. Il dispositivo è controllato da un sensore, che non appena rileva un ostacolo avvisa il conducente con un segnale sul display e rallenta in automatico per evitare l’impatto. Normalmente, una volta conclusa l’operazione il freno torna in posizione in maniera autonoma, ma se non funziona a dovere, il freno anteriore continua ad essere attivo fino ad arrestare del tutto il veicolo.
Un evento particolarmente pericoloso qualora si dovesse verificare in strade a scorrimento veloce come l’autostrada, dove, salvo in casi di rallentamenti evidenti del traffico nessuno si immagina che il mezzo che precede possa fermarsi all’improvviso. Interpellata la dirigenza di Monaco di Baviera questa avrebbero preferito minimizzare ammettendo l’esistenza di una sola denuncia di défaillance.
