Andare in moto comporta una serie di oneri e onori. Tra gli oneri viene subito in mente la revisione, che per molti è un vero e proprio incubo. Ciò nonostante, quest’operazione è fondamentale per appurare l’idoneità del proprio veicolo alla circolazione. La revisione, che è prescritta dal codice della strada vigente, è una procedura di controllo dei veicoli, finalizzata a verificarne le condizioni di sicurezza, il livello di emissioni inquinanti e la rumorosità, che devono risultare conformi agli standard prescritti da normative internazionali e nazionali. Vediamo dunque di capire qual è la procedura da seguire allorquando si è chiamati a far revisionare il proprio mezzo.
MEZZI SOGGETTI A REVISIONE
Per il Codice della strada italiano, la revisione è prescritta per gli autoveicoli (con massa a pieno carico fino a 3.500 kg) e i motoveicoli (inclusi ciclomotori).
CADENZA DELLA REVISIONE
La revisione viene effettuata:
– Dopo quattro anni dalla data della prima immatricolazione, per la prima revisione.
– Ogni due anni, per le revisioni successive.
Va effettuata il mese corrispondente a quello di rilascio della carta di circolazione o del certificato di idoneità tecnica per la prima revisione; oppure il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione.
DOVE E COSTI
Il motociclista, munito di carta di circolazione del mezzo e di documento d’identità in corso di validità può recarsi nei seguenti centri:
– Ufficio Motorizzazione Civile (in breve UMC); dovrà essere presentato il modulo MC 2100, unitamente al tagliando di avvenuto versamento sul c/c postale n.9001 dei 45 € prestabiliti;
– Centri privati autorizzati da ogni singola amministrazione provinciale, che devono essere dotati obbligatoriamente di apposite attrezzature, tra cui il banco prova freni. Il costo in questi centri supera i 64 €.
COME VIENE EFFETTUATA
Basta recari al centro preposto, con i documenti necessari, senza alcun obbligo di prenotazione. Fatto ciò sarà necessario compilare la domanda di revisione, a cui faranno seguito i controlli tecnici; infine in collegamento telematico con il CED del Ministero dei Trasporti di Roma, verrà stampata un’etichetta da apporre sulla carta di circolazione dalla quale risulta l’esito della revisione.
ESITO
L’etichettà rilasciata potrebbe palesare tre possibili esiti:
– revisione regolare: sarà possibile circolare fino alla visita successiva;
– revisione da ripetare, da ripresentare a nuova visita entro un mese: sarà possibile circolare nel mese successivo alla data sul timbro purché ripetuta;
– revisione da ripetere, veicolo sospeso dalla circolazione fino a nuova visita con esito favorevole: sarà ammessa la circolazione del veicolo solo per condurlo nell’autofficina.