Revisione della moto: fate attenzione a questo dettaglio che potrebbe costarvi una multa davvero molto salata.
La revisione è obbligatoria dal 2003, per tutti i motoveicoli immatricolati e si riferisce anche ai ciclomotori. L’obiettivo è quello di controllare il veicolo così da avere la certezza che sia sicuro e che non abbia problemi. Quando si effettua la revisione periodica infatti, vengono controllati i freni, lo stato degli pneumatici e il corretto funzionamento delle luci, inoltre ad essere controllato, è anche il livello di emissioni che deve essere pari al livello massimo determinato dalla legge.
La revisione è obbligatoria dal 2003, tuttavia col passare del tempo sono emerse nuove esigenze di regolamentazione e ci sono stati dei cambiamenti. Lo Stato infatti, si è dovuto adeguare a ciò che ha stabilito l’Unione Europea, soprattutto riguardo le emissioni nocive. Da qualche tempo infatti, c’è parecchia attenzione all’impatto ambientale che i mezzi di trasporto possono avere. Le regole però, non sono uguali per tutti, in Francia ad esempio, dal 2003 è stato abolito l’obbligo di verifica. Sono state infatti le varie pressioni dei motociclisti che hanno portato la nazione a prendere questa decisione, attualmente vi è una sospensione dell’obbligo, fin quando il ministero dei trasporti e la federazione di motociclisti non troveranno un accordo sulle possibili alternative.
Revisione moto, tutto ciò di cui devi essere a conoscenza
Quando compriamo un motoveicolo, la prima revisione dovrà essere effettuata dal quarto anno in poi, le successive dovranno avvenire alla scadenza del secondo anno dalla prima, si procederà dunque ad anni alterni. La scadenza sarà sempre entro il mese corrispondente alla scadenza, l’obbligo di revisione scatta solo nel caso in cui la moto è circolante, se si dovesse tenere ferma, non c’è alcun obbligo per il proprietario di effettuare la revisione.
Per quanto riguarda i motoveicoli storici, che circolano su strada solo in alcuni eventi particolari come ad esempio manifestazioni storiche, ci sono altre regole che sono in vigore dal 2021. Per i mezzi immatricolati prima del 1960, la revisione può essere effettuata presso alcuni centri di revisione autorizzati. Tuttavia vi è una differenza tra le moto storiche e le moto d’epoca che non sono considerate al pari livello.
Le moto d’epoca infatti, corrispondono a dei mezzi cancellati dal pubblico registro automobilistico, e non sono soggette a revisione, tuttavia devono effettuare un controllo quinquennale presso la motorizzazione. Le moto storiche invece, sono iscritte al registro storico, le norme da seguire sono le ultime. In generale per eseguire la revisione dei motocicli e ciclomotori, ci sono due opzioni, può essere effettuata presso le officine della motorizzazione civile, oppure in un’officina autorizzata. Nel primo caso i costi saranno minori ma la procedura sarà più complessa, nel secondo caso il costo sarà maggiore.
Nel momento in cui si dovesse essere colti in fragrante a circolare con una revisione scaduta, i costi delle sanzioni saranno abbastanza salati, infatti la multa può andare dai 173 € fino ai 694 €, inoltre gli importi raddoppieranno nel caso in cui la revisione dovesse essere stata omessa più di una volta. In questi casi oltre alla sanzione, il mezzo non potrà neppure circolare fin quando non sarà in regola, non sono infatti previste né proroghe, né periodi di tolleranza.