Pochi lo sanno ma il marchio Renault ha fatto un’esperienza nel mondo degli scooter cittadini anche se non tutto è andato come previsto. Ecco la vera storia…
A volte ci si dimentica dell’esperienza fatta da un marchio in un settore di mercato che non è proprio cosa sua. Del resto in passato abbiamo visto casi di marchi come Lamborghini che si sono avventurati senza successo nel mondo delle motociclette…ma pochi ricorderanno che anche il brand transalpino Renault ha fatto una breve comparsa in un settore legato alle due ruote.
Correvano i primi anni duemila ed il marchio francese, galvanizzato dai successi ottenuti sul mercato e dal rientro in Formula Uno dove si era avventurato qualche tempo prima, decise di compiere un altro passo nell’espansione delle attività con il logo romboidale che stavano andando così bene in quel periodo.
Del resto Renault sembrava davvero inarrestabile in quel periodo, quindi perchè non osare anche un ingresso nel mondo delle motociclette?
Il primissimo accordo per la costruzione di uno scooter Renault nasce già nel 2000 quando un accordo con la prestigiosa casa Benelli porta alla produzione dei primi motorini del brand che inizialmente però rimangono relegati al solo mercato domestico. Qualche anno dopo, le cose cambieranno e qualche scooter inizierà ad arrivare anche in Italia…
Sulla carta copie carbone di modelli come Velvet e Pepe di Benelli i motorini di Renault riuniti nella serie Campus che contava diverse varianti tra cui un intrigante cinquantino superarono il confine nel 2002 arrivando anche sul mercato italiano dove ricevettero però un’accoglienza più tiepida del previsto. Diciamo che non incisero mai davvero, almeno numericamente, sul fatturato dell’azienda così tanto quanto prevedeva la dirigenza.
Oltre al piccolo Campus che era un po’ il modello entry level la casa produsse anche lo Specimen – con cilindrata 50 e 125 cc – ed il Kouranos che arrivava fino al 150 risultando il motorino più sportivo ed imponente del lotto.
Tutti questi veicoli ovviamente erano sempre basati su modelli della casa italiana, incluso il Campus 50LC che sfoggiava la livrea di Formula Uno che presto avrebbe portato al successo un cero Fernando Alonso…
Il marchio si stava preparando ad introdurre tre nuovi modelli tra cui un interessante scooter a tre ruote quando la dirigenza decise di staccare la spina al progetto. Era il 2004 e da allora, per circa vent’anni, il brand si è tenuto ben lontano da un settore di mercato che forse non riconosce come suo.